Il termine ha un significato generale per chi non ha un vincolo di collaborazione duraturo con il datore di lavoro e viene utilizzato in contrasto con chi è dipendente di un’azienda. Scopri qui cosa significa essere freelance e cosa significava nel passato.
Origine del termine
L’origine etimologica spiega molto bene l’essenza di questa categoria di lavoratori, che sta assumendo sempre più importanza: il termine freelance è stato utilizzato per la prima volta nel romanzo storico Ivanhoe di Walter Scott, free-lance, lancia libera ovvero soldato mercenario non soggetto a vincolo alcuno con un lord. Il termine è molto usato nel settore del giornalismo dove freelance è in genere un reporter o un giornalista che scrivono o preparano un pezzo che viene successivamente venduto al giornale più interessato.
Cosa significa Freelance oggi
Oggi i freelance sono una percentuale considerevole del mercato del lavoro, e consiste in una parte consistente dei lavoratori non dipendenti. In pratica una collaborazione esterna consente maggiore flessibilità all’azienda mentre il freelance stesso non è soggetto a vincoli di orario come un dipendente.
Il freelance non è soggetto comunque a vincoli di prezzo ovvero non ha un “costo orario” predefinito per il datore di lavoro, tipicamente il lavoro consiste in un progetto pagato per ogni “milestone” raggiunta. La libertà di cui gode un freelance è bilanciata dalla necessità di provvedere in proprio ai propri contributi pensionistici e a gestire agilmente la propria carriera dovendo di volta in volta trovare nuovi clienti.
In anni recenti l’attività freelance è notevolmente cresciuta sopratutto grazie ad internet, che agevola il lavoro a distanza ed alla terziarizzazione sempre più spinta del mercato del lavoro. Si parla quindi di prestazioni di carattere intellettuale di terziario evoluto: programmazione, servizi di marketing, traduzioni ed editoria mantengono un ruolo centrale.
L’attuale definizione di freelance è: lavoratore autonomo del terziario avanzato. Quello che lo caratterizza è un’economia del sapere e della creatività.
Differenza fra Contractor, Freelance e Libero Professionista
Contractor
Il temine Contractor viene utilizzato soprattutto in edilizia. Si tratta sempre di un lavoratore autonomo ma è legato da un contratto di prestazione in esclusiva per un’azienda. Quindi al contrario di un freelance non ha più clienti contemporaneamente in più la collaborazione è frutto da una gara d’appalto. Troviamo il contractor nelle attività spesso che comportano un contributo manuale o di presenza: costruzioni, pulizie, sicurezza, salute. Spesso la gara d’appalto prevede la presenza o il coordinamento di altre risorse. I contractor possono essere anche un team di persone ingaggiate. Per ricollegarsi alla definizione iniziale di freelance: i mercenari oggi non si chiamano freelance ma contractor.
Libero Professionista
Il libero professionista è una categoria tutta Italiana ed affonda le sue radici nelle arti del medioevo. Sono infatti lavoratori autonomi del terziario avanzato ma sono iscritti ad un albo. Parliamo quindi di medici, ingegneri, commercialisti, giornalisti, notai e avvocati. Quello che li accomuna sono il fatto che le attività sono regolamentate. Al contrario un freelance non vede presentare alcun attestato, licenza o permesso per esercitare la propria professione.
Speriamo di averti fornito spunti di riflessione e di averti chiarito le idee a riguardo.
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