Un’idea Vincente: il Business Plan

Un’idea Vincente: il Business Plan

idea di businessOggigiorno trovare lavoro diventa sempre più complicato, soprattutto se si cerca qualcosa di “definitivo” ecco perché molte persone decidono di provare con un’attività autonoma.
Grazie ad una buona idea e agli aiuti europei, a fondo perduto o ad un tasso davvero conveniente, il gioco sembra facile ma non è proprio così!
Ogni bando per i finanziamenti è diverso e in tutti c’è il Business Plan, un osso duro per il richiedente che di solito decide di rivolgersi ad un vero professionista

Ma che cosa è il BP e perché è tanto importante?

Avere un’idea vincente è il primo passo per diventare imprenditore ma senza una chiara Vision (ciò che realmente si vuole fare) e una Mission (come far diventare l’idea una realtà) la cosa diventa un po’ complicata, ecco perché bisogna compilare il Business Plan.
Il Business Plan fa capire se l’idea è fattibile e realizzabile, se farà o meno guadagnare.
Parte da un’analisi di voi stessi per poi confrontarvi con il mercato di riferimento, con i vostri concorrenti e traduce tutto ciò in numeri contabili in modo da valutarvi non solo in modo idealistico ma concreto. Molti cambiano idea dopo quest’analisi, ma meglio sapere i rischi e i vantaggi economici dell’investimento prima che dopo. Serve per non ritrovarsi, dopo 5 anni, indebitati e fuori mercato.
Una buona attività è capace di affrontare le difficoltà quotidiane ma deve anche sapere quali sono i suoi punti di forza e di debolezza e come può evolversi nel tempo in un mercato in continua evoluzione.

Il Business Plan

Abbiamo quindi spiegato il perché si compila un Business Plan ma come dobbiamo farlo?
Il Business Plan è fatto di vari step che servono a capire chi siamo e cosa vogliamo diventare.

Struttura elementi di un Business Plan

L’azienda, la società, la sua Vision e la sua Mission

Partiamo dal concetto più importante:

  • Chi siamo: quali sono le nostre capacità ed attitudini professionali;
  • Cosa siamo: una società, un singolo…;
  • Cosa vogliamo fare (Vision);
  • Come lo faremo (Mission);

È bene essere sinceri sin dall’inizio, create una piccola sintesi di chi siete, di quello che volete fare, in quale settore volete operare, perché proprio in quel settore e perché in questo momento.
Scrivete in modo semplice e senza essere troppo tecnici, perché le attività sono molteplici e le persone che si occupano delle pratiche non capiranno sempre come funzionano i vostri macchinari ma valuteranno ciò che sanno fare e come lo faranno in modo diverso dagli altri e soprattutto come vi posizioneranno rispetto agli altri concorrenti in quel mercato.

Strutture

Nelle strutture bisogna specificare tutte le cose di cui necessita la vostra azienda: il locale, le attrezzature, l’hardware, il software. Tutto ciò di cui avete bisogno per iniziare e per continuare la vostra attività.

Risorse

Nelle risorse vanno indicate le vostre capacità finanziarie, ovvero il capitale che avete ed intendete rischiare nell’attività. Di solito quando si richiede un finanziamento si presume che qui venga indicato anche l’importo che vi concederanno. Vanno inserite eventuali proprietà che avete a disposizione per iniziare l’attività. Non dimenticate, se li avete, dei brevetti, delle innovazioni.

Prodotti

Quale o quali saranno i vostri prodotti e come li produrrete, quali sono i vostri punti di forza e debolezza, cosa vi differenzia in modo positivo dagli altri venditori (competitors), siete innovativi? e come?

Clienti

Una volta deciso la vostra gamma di prodotti dovete stabilire a chi venderli, vi volete rivolgere ad una platea indistinta o volete lanciarvi in una nicchia di settore, che ambito territoriale intendete servire?

Mercato e concorrenza

L’analisi del mercato di riferimento è un punto che molti trascurano, un po’ per troppa convinzione delle proprie capacità, un po’ perché si cerca sempre di essere ottimisti in queste situazioni, ma vi dico per esperienza che aprire, ad esempio, una panetteria, in un piccolo paesino turistico dove c’è una sola stradina principale e già altri due panifici, potrebbe essere una cattiva idea.
Quindi analizzate bene il vostro mercato di riferimento e i vostri competitors, differenziarsi dalla massa può essere uno dei vostri punta di forza e soprattutto: i clienti vanno “coltivati”…. All’inizio entreranno per curiosità o per provare i nuovi prodotti e potrete facilmente attirarli con la pubblicità, ma poi dovrete fidelizzarli, farli contenti al punto tale che torneranno e cresceranno con voi.
Ricordate una mela marcia può far marcire tutto il paniere, quindi ogni cliente va trattato bene, senza nessuna differenza, non si sa mai la fortuna da dove può arrivare.

Piano vendite

Una volta messi i punti fermi che vi permetteranno di determinare cosa, dove ed a chi vendere, eccovi pronti a redigere il piano vendite.
In questa fase tradurrete in numeri l’idea e inizierete a rendervi conto di quanto potrete incassare dalla vostra attività.
Il piano vendite è fondamentale perché vi consente di capire se la vostra idea è profittevole ed in che misura.

Personale

Qui bisogna indicare una delle risorse chiave di un’azienda: il personale. Potete gestire la vostra attività da soli o avete bisogno di un team? E come volete impiegarlo? Contratti a tempo indeterminato?
Ci sono vantaggi e svantaggi ad assumere stabilmente delle persone ma potreste anche esternalizzare inizialmente una parte del personale ad esempio attraverso le cooperative per il lavoro.
Potrei parlare del personale per ore, ma qui non è il caso, vi dirò solo che le persone non vanno valutate esclusivamente dal loro curriculum, ma dovrete essere capaci di selezionarle anche valutando le loro soft skills: le capacità personali, la voglia di lavorare, la passione che mettono nel lavoro. I migliori collaboratori sono quelli che seguono il consiglio di Confucio:

“scegli un lavoro che ami, e non dovrai lavorare neppure un giorno in vita tua.”

Fin qua è tutto molto semplice e spesso, se vi affidate ad un esperto, lui farà in modo di conoscere queste risposte direttamente da voi ma ora arriva la parte complicata:

Le scritture contabili

Tutto ciò che abbiamo detto finora, deve essere spiegato attraverso dei numeri che inseriti nelle giuste caselle dello stato patrimoniale e del conto economico vi fanno capire se avete fatto un buon lavoro o meno.
Non vi preoccupate se come spesso accade alla voce “Utile” vi viene un segno negativo. Di solito il primo anno delle start up è poco redditizio.
Ciò, però, non vuol dire che la vostra idea non sia un qualcosa da perseguire, vuol dire solo che dovete rivedere alcuni aspetti che fin ad adesso avete ritenuto poco meritevoli di attenzione o su cui avete puntato troppo.
Bisognerà quindi rivedere alcuni dati inseriti, capire se è possibile rimandare alcune spese in futuro, o affidarsi ad un nuovo commerciale per aprire in più settori contemporaneamente. In sintesi ci vuole molta pazienza ed essere sempre pronti a rimettersi in gioco. In fin dei conti è questa l’arte di un buon imprenditore: essere sempre capaci di reinventarsi ogni giorno, accettando le sfide e considerando ogni nuovo problema un’opportunità per crescere.
Dopo aver compilato lo stato patrimoniale e il conto economico siete a buon punto ma non basta sapere se la nostra idea produrrà un reddito o una perdita, dovete rimisurare tutto con il prospetto fonte impieghi per bilanciare le vostre risorse finanziare e quelle che produrrà la vostra attività con gli esborsi progettati.
Questi sono dei modelli di stato patrimoniale, conto economico e fonti e impieghi che vanno riportati sul foglio Excel e lavorati.
Come potete vedere una volta deciso il primo anno bisognerà traslarlo calcolandolo per altri 4 anni basandovi sempre sulle previsioni di vendita e degli investimenti che vorrete fare
Per semplicità ho accorpato le macro voci, troverete gli originali direttamente sul codice civile.

Allego qui un Template Bilancio per Business Plan

Qui invece potrete trovare un esempio concreto di come dover compilare il Business Plan di un preciso bando di finanziamento di Invitalia:

http://www.invitalia.it/site/new/home/chi-siamo/area-media/notizie-e-comunicati-stampa/nuove-imprese-tasso-zero-guida-compilazione-business-plan.html

Se dopo tutto questo lavoro avrete ancora voglia di aprire la vostra nuova attività allora vi do il benvenuto nel mondo degli imprenditori e vi auguro un grosso In Bocca al Lupo!!!!

Guest post scritto da Vittoria Cannavale
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