Idee Arredamento: Giardini verticali, 5 Tendenze di Design che andranno forte

Idee Arredamento: Giardini verticali, 5 Tendenze di Design che andranno forte

11 Ott 2019 | Articoli su Architettura

Idee arredamento

Parete giardino interna, parola d’ordine: verticalità

Stai per caso cercando idee arredamento su Google? Le idee (di arredamento) moderne prendono spunto dalla difesa della natura e dalla sostenibilità dei materiali, dando nuova attenzione allo spazio verde: il posto d’onore spetta ai giardini verticali, progettati in tutto il mondo da grandi architetti e designer. Scopri le 5 tendenze di design che andranno forte nel futuro.

Idee d’arredamento verde del 2019: perché il progetto del giardino verticale è il futuro

Nelle città con pochi parchi e nelle case senza spazio, la realizzazione dei giardini verticali è oramai una tendenza d’arredamento importante. Si va dalla modesta parete da balcone di Ikea, alle gigantesche foreste sulle facciate principali di musei e alberghi, fino al rivestimento verde dell’intero edificio in altezza. E’ una soluzione di grande effetto estetico ma soprattutto ecologica, vista la continua distruzione di alberi ad opera dell’uomo, su tutto il globo terrestre. Le tendenze di design per i giardini nel 2019 riflettono questa emergenza: il comfort abitativo del futuro sarà sempre più legato alla presenza di alberi e piante in casa.

La scelta cade sui colori vivaci, sia per i fiori, sia per i contenitori, in modo da trasmettere positività e buon umore. I materiali da usare saranno sempre naturali e possibilmente riciclati (barattoli di latta, cartone, legno, terracotta, tessuto di cotone, juta). Insomma, progettare un giardino verticale consisterà nella creazione di un biotopo, superficie in cui vivono in perfetta armonia vegetali e animali. Si preferiranno quindi le piante locali, che rendono la vita facile ad api e farfalle, la cui sopravvivenza è indispensabile al Pianeta.

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Nelle idee d’arredamento dei giardini verticali è forte la tendenza ad aggiungere elementi originali, come ad esempio bird houses o bat houses. Si tratta di oggetti decorativi che personalizzano le pareti e sono un ricovero utile per uccelli e pipistrelli. Nelle pareti più piccole invece, via libera alle piante “utili” e agli ortaggi, che risultano anche molto decorativi con le loro fioriture, oltre che commestibili. Il giardino verticale è senz’altro l’idea d’arredamento del futuro: non essendo calpestabile richiede meno manutenzione, ha un’irrigazione controllata che salva dal fango e eco-sostenibile perché ottenuta con l’acqua piovana. Offre un godimento estetico paragonabile ad una grande opera d’arte e si può realizzare in spazi anche molto ristretti, garantendo a chiunque un piccolo angolo di natura, tutto personale.

Giardini verticali: come sono fatti e dove conviene realizzarli per ottenere il massimo dei benefici

L’inventore dei giardini verticali non è un architetto né un designer: il francese Patrik Blanc è infatti un biologo botanico, appassionato di piante tropicali. Ha ottenuto il primo incarico ufficiale di progettista di muri vegetali nel 1986, per la Città della Scienza e dell’Industria di Parigi, un centro espositivo che ospita, appunto, mostre a tema scientifico. In questa occasione il giardino verticale è stato ideato per testimoniare scientificamente che sono possibili cambiamenti radicali per la vivibilità e la diversità delle specie botaniche, all’interno dei centri urbani.

“Le Mur Végétal” originario, fu realizzato con due strati di materiale fibroso con in mezzo un impianto di irrigazione, indispensabile per la sopravvivenza delle piante. Attenzione: non ha niente a che vedere col classico “rampicante”. Il progetto prevede infatti l’installazione di un telaio metallico tra vegetali e parete, su cui si fissa un cuscinetto fatto di PVC espanso, fibra di cocco, poliammide di feltro, un po’ di lana di roccia, un particolare muschio leggero chiamato sfagno e marciume. Insomma, le piante non si nutrono attaccandosi alla muratura ma traggono sostentamento da questo mix di materiali stratificati inventato da Blanc. La sua conoscenza però, non sarebbe valsa a nulla senza l’apporto di designer e architetti come Jean Nouvel, Andrée Putman e i nostri Stefano Boeri, Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra. Grazie a loro sono nate le tendenze di design che riguardano quest’idea di arredamento.

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I designer ad un certo punto hanno scavalcato lo spazio privato, per abbellire la città e renderla più vivibile: secondo studi della NASA, infatti, alcune specie vegetali racchiuse nei giardini verticali sono in grado di ripulire l’aria dall’inquinamento da idrocarburi, riducendo i rischi per la salute nelle grandi città. Privati o pubblici che siano i giardini verticali, vale la pena approfondire le tendenze di design che andranno forte nel futuro, soprattutto se sei un progettista. Leggi le 5 tendenze che abbiamo selezionato per te!

Idee d’arredamento: i giardini verticali e le 5 tendenze di design che andranno forte nel futuro, inventate da famosi architetti internazionali

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Il giardino verticale del ristorante Padrinos

 

Ecco le 5 tendenze di design di giardini verticali che influenzeranno i progetti di questi elementi d’arredo ecologici, sia a livello urbano, sia abitativo, nei prossimi anni:

  • Effetto selvatico. Il progetto del Babylon Hotel di Vo Trong Nghia a Da Nang, in Vietnam, ha l’obbiettivo di migliorare il comfort delle stanze, indispensabile per ottenere sempre più clientela. L’edificio è realizzato in bambù e pietra e il balcone non è altro che il “vecchio” brise soleil, ma al suo interno cresce un rampicante lasciato a cespuglio. Ciò dà un aspetto selvaggio all’insieme, ma permette anche di termoregolare il clima all’interno della stanza, proteggendolo dal sole eccessivo e dal vento. L’effetto è molto piacevole; unico inconveniente, il terrazzino non è fruibile.
  • Prato- installazione artistica. A Città del Messico, Fernando Ortiz Monasterio nel ristorante Padrinos ha verticalizzato il prato sulla parete del cortile interno, usando vegetazione autoctona di tre varietà diverse. L’idea originale è l’aggiunta di oggetti che rimandano al mood ecologico, come le biciclette appese, creando una vera e propria installazione artistica. L’intenzione è quella di riproporre verticalmente un’immagine tipica delle scampagnate in bicicletta, con tanto di sentieri ed aiuole.
  • Bosco di alberi e arbusti. Il celebre “bosco verticale” dello Studio Boeri a Milano, spalmato sulle 4 facciate di un grattacielo, è inglobato in una serie di volumi sporgenti che si alternano alle finestre. In questo caso le essenze sono arbustive e ad alto fusto, per dare l’immagine del bosco vero. Un progetto che detta tendenza in tutto il mondo.
  • Parete-giardino interna. Dopo la parete attrezzata è l’invenzione più cool per il soggiorno di casa (vedi foto di copertina, ndr). Le piante sono in contenitori singoli, su supporti di legno e bambù, in fori ricavati nella parete, appese su graticci in metallo, o in mattoni forati. La parola d’ordine è sempre “verticalità”. Naturalmente occorre farsi seguire da un esperto di botanica per capire quali sono le essenze giuste e come trattarle per non farle morire; la creatività del designer inventerà la forma più elegante per la parete.
  • Finta parete verde interna. Ebbene sì, anche la vegetazione finta è una tendenza da prendere in considerazione per il giardino verticale. Da usare però solo nei contesti smart e temporanei: in un pop-up store, in una fiera o in un evento di poche ore, cioè dove sarebbe inutile portare un vegetale vero. Bisogna però ricordare che le piante della parete devono essere di stoffa o di carta e non di plastica, altrimenti si perde l’effetto ecologico e si scade nel cheap.

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Il giardino verticale del Babylon Hotel

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