Con il Logo Milano Cortina 2026 torna il grande sport italiano nel mondo! La grafica è legata a una mission precisa, come ogni logo che si rispetti: scopri subito cosa c’è dietro il concept del marchio, le grafiche che hanno portato, un po’ tra le polemiche, alla versione finale.
Logo Milano Cortina 2026, nasce la grafica inclusiva. Ecco cosa rappresenta
La presentazione del nuovo Logo Milano Cortina non lascia dubbi: torna il grande sport in Italia! E lo fa alla grande con le prossime Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali del 2026. Sono coinvolte sei località sparse nel nord Italia, una più bella dell’altra. Il verbal nail dell’evento, “Un mondo migliore attraverso lo sport“, la dice già lunga sul concept che hanno influenzato il marchio e il logo. Perché, sia per un’attività, sia per un evento, sia per il personal branding, avere un buon logo è fondamentale: una delle prime regole di comunicazione è che deve rispecchiare una mission. Nel caso dei giochi olimpici del 2026, questi sono i focus:
- Sostenibilità economica, ambientale, sociale; rispetto dell’Agenda 2020 e della New Norm del CIO, nuova visione dei Giochi Olimpici e Paralimpici. In tutto, ben quaranta raccomandazioni utili per arrivare all’obiettivo massimo di sostenibilità
- Rispetto dell’ambiente e del paesaggio esistente: Milano Cortina 2026 al 90% sfrutta impianti sportivi già esistenti per gli sport olimpici. No a colate di cemento inutili: l’evento si adatta al territorio che lo ospita, e non viceversa
- Nation re-Building Event, cioè valore di ripartenza simbolica della Nazione, per una comunità che rinnova l’identità sociale ed economica dopo la pandemia
- Call to action. “Be with us, Be There!” è la CTA per la comunicazione digitale a livello globale dell’evento. Infatti, Milano Cortina 2026 è la prima Olimpiade e la prima Paralimpiade che sfrutta connessione accessibili a tutti. Con il 5G e l’intelligenza artificiale, le aree territoriali coinvolte si rapportano al mondo attraverso i social. In più, è stata creata una App speciale per seguire Milano Cortina 2026 dal dispositivo mobile in qualsiasi punto del globo
- Inclusività e integrazione diffondendo lo sport nel mondo, per cambiare il lifestyle futuro applicando il Games Delivery
- Olimpiade diffusa: un nuovo concetto che coinvolge un territorio di 22000 Km quadrati e 2300 città, valorizzandone le eccellenze, per dare smalto al turismo
- Vantaggi economici per gli stakeholders: pubblico online e offline, atleti, famiglia Olimpica e sponsor.
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Hai capito che quando la mission è innovativa, serve un Marchio innovativo per rappresentarla. E soprattutto bisogna disegnare un Logo in linea con gli obbiettivi da raggiungere. Scopri quali sono le scelte grafiche e di marketing che hanno portato al Logo Milano Cortina 2026 (anche con qualche polemica).
Logo design e giochi olimpici del 2026: le scelte grafiche e di marketing
Nel logo design la grafica viene certamente al primo posto. Il Marchio e il branding di un evento o di un’attività sono alla base dell’impatto sul pubblico. Quindi il professionista che li inventa fa uno studio di marketing prima di tirare fuori la grafica che funziona. La storia del Logo Milano Cortina 2026 comincia nel 2018 tra le polemiche: nel mese di novembre c’è bisogno di presentare a Tokyo la candidatura di Milano alle Olimpiadi Invernali. Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, va alla 23esima assemblea generale dei comitati olimpici mondiali con un Logo dell’evento arrabattato, fatto all’ultimo momento. Raffigura la sagoma stilizzata del Duomo di Milano, i colori della bandiera italiana e una pista da sci centrale, che rimanda a Cortina.
Il web si scatena, resuscitando la “Milano da bere” dei cinepanettoni degli anni Ottanta, vista e rivista. Insomma, la grafica è giudicata troppo banale. E’ un logo provvisorio, che – tuttavia – porta a casa la prima vittoria: l’Italia passa la prova! Ma visti i commenti sui social, arriva un’idea per il logo ufficiale. Per le Olimpiadi invernali del 2026 in nord Italia, si fa una scelta di marketing al contrario, con grande partecipazione ma anche nuove polemiche. Il sottosegretario allo sport, la grande sportiva Valentina Vezzali, sceglie una procedura insolita: un sondaggio online. Il pubblico giudica e sceglie col voto digitale la grafica migliore, tra quelle proposte dalle Agenzie. Una mossa furba di brand awarness che rispetta la mission di inclusività, ma che non piace ai creativi.
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La Beulcke+Partners, agenzia di comunicazione specializzata nella comunicazione online, definisce i due loghi arrivati in finale “deboli”. E critica il metodo decisionale troppo democratico. Artmouse, agenzia di comunicazione, web agency e studio di grafica, è dello stesso avviso: “non sono di immediata comprensione. Non si percepisce un grande studio dietro”. Aleide Web Agency – Ecommerce, SEO, Web Marketing, calca ancora più la mano: “non è rappresentativo della creatività italiana”. Anche per Make Lab, agenzia grafica e di web design, i due loghi arrivati in finale “non sono un granché, ci sono un sacco di imprecisioni. Manca un’idea creativa che faccia pensare alle città o al tema delle olimpiadi invernali”. Eppure gli appassionati e i tifosi chiamati a votare online per la prima volta nella storia del logo design, rispondono subito all’appello. Con 871.566 voti validi provenienti dall’Italia e da altre 168 nazioni scelgono il Logo Milano Cortina 2026 ufficiale fra i tanti. Nasce così la grafica inclusiva: leggi di seguito qual è il suo segreto!
La grafica inclusiva delle prossime olimpiadi invernali: il suo segreto
Lo scorso 6 marzo è stato votato online dal pubblico il Logo Milano Cortina 2026 delle prossime Olimpiadi invernali in Italia. Il nuovo metodo di scelta ha suscitato critiche fra i grafici professionisti.
Eppure i due Loghi arrivati in finale fanno dell’inclusività il proprio cavallo di battaglia, passando in secondo piano la grafica. Una cosa mai vista in precedenza! Ecco i dettagli dei due Loghi:
Dado, secondo classificato
Classificato al secondo posto, nella votazione online, è stato presentato sia in versione fissa che dinamica. E’ composto da:
- un parallelepipedo con facce a fondo bianco, simbolo di uguaglianza tra atleti olimpici e paralimpici
- i colori della bandiera italiana nel numero 2 e 6
- una scritta Milano Cortina 2026
- un fiocco di neve stilizzato, riferito all’elemento naturale chiave dell’evento, in azzurro.
Il richiamo al cubo di Rubik balza all’occhio, mentre il font per la scritta “Milano-Cortina” è giudicato dagli esperti poco leggibile e non adatto al merchandising. Anche il simbolo sembra appena abbozzato, preso da un tool grafico.
Futura, primo classificato
Semplice monogramma della cifra 26 che si traccia col dito sulla neve, su un display o su un vetro appannato. Prevede:
- un font spigoloso a tratto continuo, non sempre dello stesso spessore, giudicato dagli esperti poco leggibile
- due varianti di colore, così anche gli ipovedenti che non vedono il bianco lo distinguono. Per rispettare l’inclusività
- Sfumature del blu, rosso e verde prese dell’aurora boreale vista a Cortina nel 2003, riferimento al territorio e alla natura
- Una scritta al di sotto del monogramma “Milano Cortina 2026” in cui la prima lettera e l’ultima, la M e la A, sono inclinate per richiamare la pendenza montuosa.
- Sotto la scritta i i cinque cerchi olimpici di 5 colori diversi.
Il logo Futura, vincitore del voto online, è stato presentato ufficialmente a marzo, ed è uguale per le Olimpiadi e le Paralimpiadi, rafforzando il concept di tutto l’evento. Anche se oggetto di critiche da parte dei pubblicitari, coglie il segno tra il popolo del web. Ed è questo che più conta.
La storia del Logo Milano Cortina 2026 è una bella lezione di logo design. Se cerchi nuovi spunti per un logo innovativo, rivolgiti ai professionisti di AddLance o leggi la storia dei loghi di successo sul nostro Blog.
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