Lo sapevi che, ormai da qualche tempo, è possibile aprire Partita IVA online, in modo semplice e veloce, senza estenuanti code negli uffici dell’Agenzia delle Entrate? Che tu sia un libero professionista o un aspirante imprenditore, oggi la tecnologia ti permette non solo di compiere tutti i passaggi necessari per attivare online la tua Partita IVA, ma anche di completare la procedura richiesta per il tuo settore.
Come vedremo nel dettaglio più avanti, l’inquadramento è un elemento cruciale per stabilire quale sia l’iter burocratico da svolgere e, di conseguenza, per avere un’idea chiara dei costi da affrontare per ricevere assistenza da parte di un intermediario. Analizziamo, quindi, i due possibili casi e scopriamo quale percorso dovrai seguire!
Aprire Partita IVA online come libero professionista
Se l’attività che intendi esercitare rientra nell’ambito della libera professione, allora ecco una buona notizia per te: i freelance possono aprire Partita IVA online, tramite uno strumento messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, in tempi super-rapidi e, soprattutto, a costo zero. Il procedimento è abbastanza semplice: basta scaricare il software di compilazione (clicca qui per scegliere la versione adatta), riempire il modello AA9/12 con i dati necessari e, infine, presentarlo telematicamente. Attenzione: per trasmettere la pratica bisogna munirsi di Spid o utilizzare le credenziali Fisconline.
Molto importante, in questa fase, è sia indicare un Codice ATECO idoneo per l’attività, sia specificare il proprio regime fiscale (scegliendo tra forfettario e ordinario semplificato).
Talvolta questi due elementi – il Codice ATECO ed il regime fiscale – possono creare qualche dubbio nelle persone che non padroneggiano bene l’ambito. Pertanto, onde evitare di commettere errori, è sempre preferibile consultarsi con un esperto.
Ad ogni modo, inviato il modello e ricevuta la serie numerica di 11 cifre che, a tutti gli effetti, costituisce la nuova Partita IVA, si può passare allo step finale, vale a dire l’iscrizione alla propria Cassa o, se mancante, alla Gestione Separata INPS.
Aprire una ditta individuale online con la ComUnica
Le attività appartenenti agli ambiti dell’artigianato e del commercio presentano un inquadramento a parte, rispetto a quello dei professionisti. Si parla, infatti, di ditte individuali, per le quali esiste una specifica procedura telematica detta ComUnica.
Da cosa dipende questa differenza?
Il motivo è semplice: l’apertura di una ditta individuale richiede dei passaggi ulteriori, come l’inserimento nel Registro delle Imprese e l’iscrizione al REA della Camera di Commercio, rispetto alla sola attivazione della Partita IVA online.
Da qualche tempo, quindi, si utilizza una pratica telematica – ovvero la ComUnica – che consente di sbrigare contemporaneamente tutti gli adempimenti menzionati qui sotto:
- apertura Partita IVA;
- costituzione ditta e iscrizione al Registro Imprese;
- iscrizione REA Camera di Commercio;
- iscrizione alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS;
- apertura posizione INAIL (se richiesta).
Alcune attività, inoltre, richiedono il possesso di particolari requisiti per poter essere svolte in modo legale. Non si tratta esclusivamente di qualifiche o titoli di studio, ma anche di requisiti strutturali (es. caratteristiche dell’immobile, dimensioni, abitabilità, ecc.), o ancora legati alla sicurezza (es. impianti a norma, attrezzature adeguate, ecc.).
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In tutti questi casi, ossia quando è presente almeno un requisito obbligatorio, è necessario presentare contestualmente anche la SCIA (o Segnalazione Certificata di Inizio Attività) agli uffici SUAP del Comune, ricorrendo sempre alla modalità telematica.
Quanto costa aprire una Partita IVA online?
Come abbiamo detto, l’apertura della Partita IVA online è un’operazione totalmente a costo zero soltanto per i liberi professionisti, mentre artigiani e commercianti devono mettere in conto una spesa compresa tra 100-150 € per la costituzione della ditta e per la sua iscrizione al Registro delle Imprese (es. diritti camerali, imposta di bollo, ecc.).
Per altro, non dimentichiamo che, in entrambi i casi, per farsi assistere da un intermediario nello svolgimento della procedura, occorre provvedere al pagamento di un compenso che oscilla tra un minimo di 300-400 € ed un massimo di 800-1.000 €.
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Tali cifre possono addirittura aumentare nelle grandi città e in determinate aree geografiche, a volte anche superando il budget effettivamente a disposizione.
Per questo, sempre più spesso, i neo-imprenditori (e professionisti) scelgono di rivolgersi ad un intermediario “digitale”, ugualmente affidabile nell’erogazione dei suoi compiti ma, al contempo, molto più accessibile dal punto di vista economico.
Dunque, se anche tu desideri aprire la Partita IVA online e necessiti di una consulenza gratuita e senza impegno puoi rivolgerti a Fiscozen. Per approfondire, clicca su questo link!
Contenuto a cura della redazione di Fiscozen
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