Software, Definizione e Uso: Guida per non addetti

Software, Definizione e Uso: Guida per non addetti

software definizione

Software, definizione del dizionario di Corriere.it: “Insieme dei programmi che gestiscono e specializzano il funzionamento di un elaboratore“. Dove per elaboratore si intende un computer (o oggi anche uno smartphone, un tablet, ecc) e che costituisce invece la parte fisica chiamata anche hardware. Hardware e software sono dunque due concetti base per iniziare a parlare di informatica. Esistono, ovviamente, diversi tipi di software. Scopriamo insieme qualche dettaglio in più in questa guida per non addetti ai lavori sui programmi software.

Software definizione e uso: dal software di sistema al software applicativo

Senza scendere troppo nel dettaglio, adesso che sai un software cos’è realmente nella sua definizione generica, introduciamo alcune specificità che riguardano questi programmi.

Il software di sistema

Qui ci viene in aiuto la definizione esaustiva che ne dà Wikipedia. Un software di sistema è “un software progettato per fornire una piattaforma per altri software“. In altre parole, il software di sistema (chiamato spesso anche software di base) è quel programma in grado di gestire tutte le risorse hardware (quindi fisiche) della macchina sulla quale stai lavorando. Il software di sistema, dal canto suo, si divide in 3 categorie:

  1. I sistemi operativi (come macOS, GNU/Linux e Microsoft Windows)
  2. I compilatori e gli interpreti
  3. Le librerie

I software applicativi

In una parola, sono tutte le altre tipologie di software. Per dare una definizione professionale: “Il software applicativo, conosciuto anche con il termine di applicazione, è l’insieme dei programmi che aiutano l’utente a risolvere una vasta tipologia di problemi” (Fonte: Informaticapertutti).

Ecco: i software applicativi sono le cosiddette applicazioni. Sì, anche quelle che hai scaricato e usi abitualmente sul tuo smartphone. Più nel dettaglio, possiamo definire software applicativi:

  1. I programmi di office automation (fogli di calcolo, programmi di videoscrittura, di elaborazione di presentazioni, software di grafica e via discorrendo)
  2. I videogiochi
  3. Il software developement: ovvero programmi che consentono di codificare altri programmi
  4. I software gestionali (e-commerce, CRM, CMS, OLAP e programmi di project management).

Leggi anche I migliori programmi di project management

In ogni campo di attività umana, oramai, esistono dei software specifici (edilizia, ingegneria, progettazione, biologia, scienze, educazione, ecc) che consentono, attraverso un hardware, di automatizzare dei processi, di risolvere dei problemi e di ottenere dei risultati.

Software, definizione e uso: adesso sai a cosa serve un “programma”

Se la definizione di software (di sistema e/o applicativo) adesso è chiara, sarà chiaro anche l’uso dei software: essi, infatti, permettono il funzionamento della macchina (computer, tablet, smartphone) e consentono a te utente di svolgere delle azioni e delle attività attraverso delle applicazioni (software applicativi, in gergo) creati ad hoc.

Anche le app sono dei software applicativi, di cui potresti aver bisogno – ad esempio – per incrementare o perfezionare una parte della tua attività. Su AddLance sono iscritti molti sviluppatori che possono realizzare per te una app aziendale da condividere con il tuo personale o con i tuoi clienti o un software specifico, anche nel campo dei videogiochi, a seconda di quale sia il tuo business. Non esitare a chiedere agli esperti e ad ingaggiare un freelance, se vuoi realizzare un software!

Se invece hai bisogno di software applicativi specifici per il tuo settore, non ti resta che cercare tra i migliori e tra le recensioni dei vari programmi, considerando che le versioni “a pagamento” degli stessi, ti danno sempre delle funzionalità aggiuntive. Il pagamento di questi software (dalla grafica 3D ai software di videoscrittura e editing) avviene di solito in due modalità:

  1. Con licenza di acquisto una tantum (spesso con aggiornamenti venduti a parte, quando rilasciati)
  2. Con contratto a corresponsione mensile/annuale che di solito include anche gli aggiornamenti

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Software, definizione e uso: cenni su freeware, shareware e open source

Questi termini “tecnici” inglesi ti spaventano? Li spieghiamo subito, così ti troverai preparato se un tuo collaboratore o un venditore anche online ti propone software che contengono una di queste parole.

  • I software freeware sono programmi che possono essere distribuiti e usati gratuitamente. Spesso, come dicevamo prima, di uno stesso software esiste una versione gratuita (a funzionalità un po’ ridotte) e una versione a pagamento. A meno che non ti servano per scopi perfezionistici, puoi iniziare a scaricare il freeware ed eventualmente passare dopo al programma con funzionalità completa
  • I software shareware: sono programmi a pagamento – quindi coperti da copyright – che però possono essere provati gratuitamente per un periodo limitato di tempo. Se vuoi continuare ad usare l’applicativo, bisogna pagare l’abbonamento o l’acquisto
  • I software open source sono programmi coperti da copyright ma sono liberamente usabili e anche modificabili. Un esempio è il programma di office automation chiamato Open Office, per molti utenti una valida alternativa a Microsoft Office che è invece un programma shareware. Nei software open source (che non necessariamente sono gratis) viene rilasciato anche il codice sorgente, in modo che altri sviluppatori possano migliorarlo.

Adesso che hai una infarinata di cosa è un software, delle sue definizioni e dei suoi usi, dovresti orientarti bene anche nei colloqui di ingaggio con eventuali professionisti freelance, che di sicuro hanno i propri strumenti software con cui lavorano e vorranno confrontarsi con quelli a disposizione nella tua azienda o attività.

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