E se pagassero i freelance in cryptovaluta?

E se pagassero i freelance in cryptovaluta?

cryptovaluta

Hai sicuramente già sentito parlare di cryptovaluta e dei suoi molteplici utilizzi. Che cosa è la cryptovaluta? Si tratta di una “rappresentazione digitale di valore, basata sulla crittografia” (fonte: Wikipedia). È una risorsa paritaria e assolutamente decentralizzata adatta a diversi scopi. Questo significa che non funziona all’interno dei normali circuiti bancari. E se pagassero anche i freelance in cryptovaluta?

Cosa dà valore alla cryptovaluta e come usarla per pagare

Il valore della cryptovaluta è determinato dal rapporto tra domanda e offerta. “Maggiore è la domanda di mercato a parità di offerta totale, più alto sarà il suo valore e quindi il suo prezzo. Viceversa, nel caso di minore domanda, il suo valore diminuirà” (fonte: Conio). In altre parole, il valore della cryptovaluta dipende unicamente dal mercato. Il sistema crittografico, inoltre, rende le transazioni sicure.

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E’ possibile farsi pagare in cryptovaluta. Come?

  • Mostrando il QRCode all’acquirente/venditore) che si trova nell’app Wallet del tuo smartphone
  • La controparte scansionerà con il suo e la transazione ha luogo
  • E’ possibile anche avvicinare i due smartphone se si usa la tecnologia radio NFC.

Non sarà dunque necessario avere lettori, PIN, tessere varie per farsi pagare in cryptovaluta. Ma quante cryptovalute ci sono attualmente? I dati attuali di CoinMarketCap parlano di oltre mille cryptovalute in circolazione, molte delle quali sono cryptovalute emergenti 2022. Le più famose sono:

  • Bitcoin
  • Ethereum
  • NFT
  • Ripple XRP
  • Litecoin
  • NEO
  • IOTA.

Per utilizzarle, tutto quello che devi fare è scaricare un crypto Wallet (portafoglio elettronico) sul tuo smartphone. Il Wallet ti consente di conservare la cryptovaluta in tuo possesso e di fare e ricevere pagamenti in Bitcoin (o altra moneta) senza l’uso di carte o bonifici. Diversi mobile Wallet ti mettono a disposizione anche QRCode da scansionare per rendere le transazioni (in entrata e in uscita) ancora più rapide (come dicevamo prima).

Se hai deciso di farti pagare (o a tua volta di pagare) in cryptovaluta, ecco gli step da seguire:

  • Apri il tuo Wallet. Dentro ci sono due chiavi, una pubblica e una privata
  • Se vuoi ricevere denaro: invia la chiave pubblica al tuo cliente (con indirizzo di ricezione)
  • Il cliente effettuerà il pagamento in crypto
  • Se vuoi pagare: richiedi un indirizzo di ricezione ed effettua il pagamento
  • La chiave privata non va mai diffusa a nessuno.
  • Se vuoi convertire la cryptomoneta in euro puoi avvalerti di una delle piattaforme di exchange. Sono al momento la soluzione più conveniente.

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Farsi pagare in crypto? Vantaggi e svantaggi da considerare

Se sei un freelance puoi decidere di farti pagare in cryptovaluta (Bitcoin è, al momento, la più utilizzata). Questo ti consente di ottenere 3 vantaggi (nell’immediato):

  • Ampliare la platea dei tuoi committenti, soprattutto se lavori con clienti esteri che già si avvalgono di questo strumento di pagamento (come vedremo più avanti)
  • Convertire subito le crypto ricevute in euro, usando un wallet evoluto (la conversione avviene in tempo reale e ti dà subito disponibilità di contante da spendere) oppure come dicevamo una piattaforma di exchange
  • Usare il denaro virtuale ricevuto per investirlo in altra cryptovaluta, accrescendo il tuo capitale. Non solo: essendo una moneta con alto valore di cambio, a particolari condizioni di mercato potresti accumulare molto più controvalore in euro.

Certamente, è proprio il caso di dirlo, non è tutto oro quello che luccica. Esistono, infatti, anche degli svantaggi nel farsi pagare in Bitcoin o in altra cryptomoneta. Gli svantaggi sono diretti e indiretti. Quindi:

  • Alta volatilità della cryptovaluta: il che significa correre il rischio di trovarsi con un pugno di mosche in mano, magari subito dopo un pagamento a tuo favore. Dipendendo esclusivamente dalle fluttuazioni di mercato (domanda-offerta), usare la cryptovaluta per i pagamenti degli ingaggi è un po’ come stare sulle montagne russe. Ma se uno accetta il rischio, i vantaggi li abbiamo già elencati!
  • Tasse e commissioni: è un aspetto da non sottovalutare. Quando decidi di farti pagare con Bitcoin o altra moneta elettronica, considera che i fornitori di questo servizio applicano sempre dei costi di transazione che possono ridurre ulteriormente il margine di guadagno netto.

Ciò detto, anche se ancora non è un metodo di pagamento molto affermato in Italia, la cryptovaluta si sta diffondendo rapidamente presso:

  • Esercizi commerciali
  • Studi professionali

E potrebbe diventare presto un metodo alternativo apprezzato anche dai freelance italiani. Secondo un’indagine Chainanalysis, nel 2021 è letteralmente esploso nel mondo l’uso della cryptovaluta. In base ai dati del sondaggio di questa piattaforma:

  • Il 18% degli intervistati utilizza già la cryptocurrency
  • Il 44% le vorrà usare in un prossimo futuro
  • Il 38% non le ha mai usate né intende avvalersene in futuro.

Secondo i dati diffusi dalla piattaforma di recruitment Humans.net, il panorama non è dissimile: già nel 2018, infatti, un terzo dei freelance USA intervistati preferiva già questo metodo di pagamento per farsi saldare gli ingaggi. Anche se si tratta solo di un sondaggio a cui hanno partecipato 1100 freelance, è rappresentativo della realtà statunitense. Gli alti costi dei trasferimenti bancari internazionali, uniti alla lentezza di alcune transazioni, fanno preferire sistemi di pagamento meno convenzionali e più moderni.

Sempre secondo dati 2018, sistemi di pagamento come PayPal o WesternUnion impongono commissioni elevate (tra il 5 e il 10% dell’importo), mentre altri come TransferWise impongono dei limiti mensili massimi da e per alcuni Paesi del mondo. Questo panorama, per chi tratta anche con clienti internazionali, unito al fatto che in alcune aree le persone potrebbero non avere accesso ai circuiti bancari tradizionali, stanno dando una forte spinta alla diffusione della cryptomoneta come sistema di pagamento dei freelance. E non solo negli Stati Uniti!

Cryptomoneta e fisco: 5 cose che devi sapere se vuoi farti pagare l’ingaggio in Bitcoin

Leggi questo paragrafo con attenzione se hai deciso di farti pagare l’ingaggio da freelance in cryptomoneta (Bitcoin o altro).

  • La crytovaluta posseduta va dichiarata. Occhio all’evasione fiscale! Al momento la cryptovaluta è considerata dal sistema fiscale italiano alla stregua di valuta estera. Il che significa che gli importi posseduti vanno dichiarati nel quadro RW in sede di dichiarazione dei redditi. L’omessa dichiarazione comporta una sanzione compresa tra il 3 e il 15% dell’importo non dichiarato. Il quadro RW esprime la “potenzialità di produrre reddito”
  • I pagamenti ricevuti con cryoptovaluta vanno dichiarati. Se un cliente ti paga in Bitcoin o altra valuta digitale, i compensi percepiti devono essere indicati nel quadro RT del Modello Unico persone fisiche, in sede di dichiarazione dei redditi. Il riquadro RT esprime “il reddito prodotto effettivamente”
  • Cryptovaluta e IVA. Questa è l’unica cosa che, in Italia (e anche in altri Paesi) rimane ancora controversa. Saldare una prestazione professionale all’intero della Comunità Europea dovrebbe essere esente da IVA. Così la Commissione Europea che si è espressa in favore dell’esenzione IVA sui compensi professionali saldati tramite crypto. L’Italia non ha preso posizioni chiare a riguardo
  • Imposta patrimoniale (IVAFE). Si tratta di una imposta patrimoniale dello 0,2% da applicare sui prodotti finanziari detenuti all’estero. Non si applica alla criptovaluta
  • Imposta del 26% sulle plusvalenze: si paga nel momento in cui si converte la cryptomoneta ricevuta in veri e propri euro, facendo un prelievo dal Wallet. Attenzione però: l’imposta (come conversione di valuta estera) si paga solo per cashout (prelievi) su giacenza superiore a 51.645,69 (somma di tutti i wallet) per almeno 7 giorni lavorativi contigui nel periodo di imposta. Se hai una giacenza inferiore e vuoi fare una conversione crypto-euro e prelevare, non paghi alcuna imposta sulle plusvalenze. Se vuoi convertire, informati prima sulla quotazione criptovaluta, così il cambio ti risulterà vantaggioso.

Adesso che hai capito come funzionano i pagamenti in cripto moneta, tieniti sempre aggiornato, digitando ogni tanto la parola chiave “criptovalute news” nel tuo browser. Il mercato e la normativa sono in continua evoluzione!

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