Lavoro freelance, impatto Covid 19: Consigli utili

Lavoro freelance, impatto Covid 19: Consigli utili

25 Mag 2020 | Esperienze, Notizie

lavoro freelance impatto covid 19

Abbiamo già parlato del binomio necessità – opportunità del lavoro freelance e dello smartworking in generale ai tempi del Covid-19.

Leggi anche Smartworking, necessità o opportunità?

Adesso esploriamo come cambia il rapporto con i clienti (per tutti quei freelance abituati ad avere un rapporto in presenza con i propri committenti) ed esploriamo anche come è meglio organizzarsi il lavoro negli spazi e nei tempi a disposizione.

  • Negli spazi, perché molti freelance hanno ripiegato per uno spazio esclusivamente o prevalentemente domestico (no azienda, no studio, no co-working)
  • Nei tempi perché molto spesso l’attività lavorativa deve intersecarsi con quella domestica e con l’accudimento dei figli con il persistere delle scuole chiuse.

Lavoro freelance, impatto Covid 19: cosa ha spaventato di più

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Nel mese di febbraio 2020 Acta – l’Associazione dei freelance – ha pubblicato un sondaggio interessante:

  • Perdita di reddito
  • Slittamento/rinvio delle commesse
  • Contrazione di fatturato per i prossimi mesi
  • Cancellazione di attività in presenza

sono tra i punti che più hanno colpito il mondo freelance ai tempi del coronavirus. Non solo nella realtà, ma anche come percezione futura.

Le donne sono state le professioniste più colpite, per il contraccolpo che ricade prevalentemente sulla categoria e dovuto soprattutto alla chiusura delle scuole insieme al mancato approntamento di immediate misure di sostegno per seguire i figli a casa. Anche qui il grafico dei risultati del sondaggio Acta mostra dati per nulla incoraggianti e che avranno presumibilmente una coda (impossibile dire quanto lunga) anche nei prossimi mesi.

lavoro freelance impatto covid-19

Lavoro freelance, impatto Covid 19: tutto ruota intorno al concetto di tempo

Il tempo è un concetto da indagare a fondo ed è anche la chiave di volta di questa ridefinizione degli spazi e dei ritmi di lavoro ai tempi del coronavirus.

Il tempo è gratis ma è senza prezzo. Non puoi possederlo ma puoi usarlo. Non puoi conservarlo ma puoi spenderlo. Una volta che l’hai perso non puoi più averlo indietro

Harvey MacKay

Il concetto di tempo può, anzi deve, essere ridefinito per non perdere competitività e dunque anche clienti. Paolo Vallicelli, Trainer&Business Coach, ha estrapolato quattro aspetti del tempo che possono fornire degli spunti di miglioria per molti colleghi freelance, indipendentemente dal settore di occupazione.

  • Progetta – Metti su carta nuovi progetti che da tempo hai accantonato e che coinvolgono te come singolo o come parte di un gruppo di lavoro
  • Comunica – Sono crollate le commesse? Hai più tempo a disposizione (anche se con meno denaro, magari)? Ritagliati del tempo da investire in personal branding. Aggiorna i tuoi profili social professionali (LinkedIn tra tutti) e aggiorna il tuo blog, se ne hai uno e lo trascuri da tempo
  • Studia – il tempo investito in formazione è fondamentale per il mondo freelance. Può fare la differenza in competitività. Se nei mesi scorsi hai trascurato lo studio, adesso è un buon momento per recuperare
  • Dedica tempo a te stesso e ai tuoi rapporti familiari – anche questo è un aspetto importante che va inserito e difeso nella nuova routine lavorativa.

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Lavoro freelance, impatto Covid 19: organizzazione e resilienza parole chiave

Ci sono due parole chiave ad altissima potenzialità: organizzazione e resilienza. Vanno entrambe sfruttate per ridefinire senza troppi danni il proprio mondo freelance (commesse, studio, ecc) con l’attuale (e prossima futura) situazione socio-economica causata dall’avvento del Covid-19 e relativi DPCM di contrasto alla diffusione del virus.

Organizzarsi è vitale, così come ridefinirsi (il concetto di resilienza).

Organizzazione significa ridefinizione di routine e procedure rispetto al nuovo stato delle cose (bimbi a casa, partner a casa in smart-working o telelavoro) e conseguente ridefinizione degli spazi domestici.

  • Ridefinisci lo spazio. Una parte dell’area domestica (una stanza per chi ne ha in più o uno spazio ben definito all’interno di una stanza condivisa, per chi ha meno metri quadri a disposizione) è vitale per poter portare avanti la propria attività freelance
  • Sii presente ai committenti. Per i colleghi freelance il cui lavoro si articolava anche in giornate-in-presenza nelle sedi del committente, è prioritaria anche l’attivazione di strumenti online (Zoom o piattaforme similari) per poter condividere uno spazio-tempo in maniera virtuale con i propri clienti. In aggiunta: far sentire la propria presenza inviando video-tutorial, note vocali, articoli di how-to e tutto quanto la tecnologia consente, per trasmettere vicinanza ai propri clienti
  • Organizza e delega. Per le mamme-freelance alle prese con tanti pasti (in più) da cucinare al giorno: stabilisci un giorno dedicato alla preparazione dei pasti che andranno poi correttamente conservati per essere consumati nei giorni seguenti, oppure se economicamente sostenibile, abbonati a servizi di delivery sia locali (di prossimità) che nazionali (online) che somministrano pasti pronti. Così potrai coprire un pranzo o una cena al giorno, non necessariamente entrambi, e guadagnare tempo per il tuo lavoro
  • Stabilisci una routine per tutti. Per tutti i freelance con famiglia: appronta un modello di cooperazione domestica che coinvolga tutti nella suddivisione dei compiti casalinghi, ciascuno secondo la propria possibilità e capacità, in modo che la gestione della casa – in assenza di colf, baby sitter e scuole in generale – non gravi sulle spalle di un solo genitore togliendo tempo e concentrazione alla sua attività freelance.

https://grow.acorns.com/video/how-to-continue-networking-while-social-distancing

Non solo: come mostra il video linkato qui sopra (in inglese, sottotitolato) è fondamentale continuare a tessere relazioni e fare networking sfruttando le potenzialità della rete. In aggiunta, è importante iscriversi a piattaforme per promuovere la propria professionalità freelance o attivare, per coloro che sono già in possesso di una mailing list, una newsletter in cui ci si mette a disposizione e in cui si offre al cliente uno sconto sulla propria prestazione professionale o un omaggio per rendere più appetibile l’ingaggio. Molti freelance d’Oltralpe e di Oltremare stanno già promuovendosi con questo sistema.

Ciascun freelance in base al proprio grado di resilienza e alla conoscenza del proprio settore e dei propri committenti può mettere a punto una differente strategia per continuare a mantenere i contatti e pian piano incrementare le commesse fino a ritornare ai livelli pre-coronavirus, nel più breve tempo possibile. A questo fine , dato che non esiste una formula magica né una ricetta universale adatta a tutti, l’iniziativa del singolo freelance gioca un ruolo determinante nel portare a casa il risultato.

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