Vuoi un marchio da riconoscere al primo colpo? segui il caso del Mastercard logo: dalle origini alle ultime innovazioni di branding che fanno scuola
Mastercard logo: com’è nato e come si è evoluto
“Per tutto il resto c’è Mastercard” è un payoff diventato battuta spiritosa; mentre l’uso della carta per fare gli acquisti ovunque è planetario. Oggi basta una semplice occhiata per procedere ai pagamenti: vedere il Mastercard logo su piattaforme e display ci rilassa, migliorando gli acquisti. E’ perfino più conosciuto del Logo McDonald’S. Un logo aziendale che si riconosce al primo colpo è un risultato che spacca: ma per il mastercard logo non è sempre stato così. La carta di pagamento nasce negli anni della seconda Guerra Mondiale, da usare solo in pochi negozi. L’operazione piace, ma si deve aspettare il 1966 per avere una rete di banche che l’accettano. Finalmente l’ Interbank Card Association o ICA, associa banche che adottano questo nuovo tipo di pagamento. Un comitato decide le regole che garantiscono la legalità e la sua diffusione. A pochi anni dalla fondazione, l’ICA si espande in Sud America, Europa, Giappone, Australia ed Africa. E’ fatta! Milioni di consumatori possono acquistare senza contanti, velocemente e in sicurezza. Il logo mastercard non si chiama ancora così: è solo una iniziale minuscola bianca su un fondo nero. La forma è circolare con scritta inferiore nera, come un timbro. Il 1968 è l’anno dell’ optical art: l’azienda non si fa scappare l’occasione modificando il logo. Robert Leavelle e suo figlio Martin sono i designer che inventano i due cerchi dai colori squillanti: il rosso della passione e del coraggio, il giallo della ricchezza e dell’ottimismo. Compare la scritta bianca in minuscolo ‘master charge’, simbolo di potenza del denaro. Visto il successo, nel 1979 è ora di cambiare anche il nome dell’azienda: nasce la Mastercard International, ‘maestra’ delle transazioni facili. Con l’acquisizione di Cirrus ATM prelevare e depositare con la carta Mastercard è scontato. Il nuovo logo mastercard è molto pulito: conserva i due cerchi sovrapposti con la scritta centrale bianca. Nel 1990 nasce Maestro, la carta più popolare del mondo. Basti pensare che è inserita come metodo di pagamento su tutte le piattaforme di ecommerce! La brand awarness aziendale cresce; nel logo compare un rigato orizzontale giallo/rosso ed una scritta con ombre che danno profondità. Il mastercard logo diventa un tatuaggio nella memoria degli utenti. Invita a spendere senza grandi discorsi: ecco come è arrivato al nameless di oggi.
logo Mastercard: un “nameless” sempre più riconoscibile
Nel 2002 Mastercard diventa una vera e propria SpA. Dal 2009 propone nuove soluzioni di pagamento elettronico facili e convenienti. E’ così riconoscibile che nel 2016 rinuncia a qualsiasi scritta. I tempi sono cambiati: Raja Rajamannar chief marketing and communications officer dell’azienda vuole una grafica moderna e non pretenziosa. Insomma, più il marchio diventa grande, più il suo logo è minimale. Il pubblico è favorevole al nameless; con un sondaggio si scopre che l’80% delle persone riconosce il Mastercard logo al primo colpo. Da solo simboleggia alla grande il commercio e il consumismo. Così il designer americano Michael Bierut e lo studio londinese Pentagram riducono all’ osso il logo visa mastercard. Bastano i due storici cerchi intrecciati dai colori sfavillanti per segnalare il servizio. I colori ora sono l’arancio e il rosso; l’intersezione centrale deriva del diagramma di Venn che tutti studiano alla scuola elementare. La carta sbarca su Internet, protagonista di milioni di transazioni sicure con pochi click. Mastercard non fa altro che replicare le scelte di altre grafiche famose: per esempio il Logo Nike, diventato un semplice “swoosh”, derivato da un’ala. I suoi cerchi sovrapposti parlano di connessione e inclusività. Due Valori che vanno oltre il denaro. Il Mastercard logo non ha bisogno di parole, proprio come l’uomo moderno. Si basa sulle semplici priceless possibilities di ognuno. Per questo ha fatto scuola: ecco come.
nuovo logo Mastercard: un cambiamento che ha fatto scuola
Ideare una grafica efficace sembra facile; soprattutto quando è minimale come il mastercard logo. Eppure, arrivare ai colori corretti è stata una sfida. I graphic designer ingaggiati da Mastercard hanno fatto centinaia di test; lo scopo era trovare le tonalità adatte a qualsiasi tipo di contesto. Prima di tutto gli sfondi: sappiamo che sulle piattaforme ecommerce possono avere qualsiasi colore. Serviva un Mastercard logo che non sparisse agli occhi dell’acquirente. Rendendo facile l’operazione di pagamento. Il logo mastercard originale sfruttava un mix di tonalità: la sovrapposizione del rosso e del giallo dava vita ad una terza nuance più scura. Il logo moderno usa invece una miscela additiva, tirando fuori un arancione luminoso. L’effetto è fresco e leggero, quasi iridescente. Sembra un richiamo che comunica ottimismo e felicità. Il Mastercard logo è diventato, in questa forma, un marchio per tutti i servizi offerti dall’ azienda ai consumatori. Finendo perfino sulla segnaletica all’interno delle sue filiali. La brand heritage, che proviene da oltre 50 anni di successo, ha permesso tutto questo. Collocando Mastercard nell’ Olimpo delle aziende che hanno fatto scuola. La tendenza, oggi, è decisamente del logo senza nome. Perché permette alle aziende di riproporsi come nuove, senza perdere la loro identità storica. Il fenomeno si chiama de-branding: è una vera e propria strategia che rende il logo più ‘personale’. Quindi molto più confidenziale col cliente!
Conclusioni
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