Posizionamento Google corretto? I 3 Errori SEO da non commettere

Posizionamento Google corretto? I 3 Errori SEO da non commettere

posizionamento google seoSe stai progettando di realizzare un sito internet affidandoti ad un professionista, questo ti avrà sicuramente parlato di posizionamento Google e di SEO (Search Engine Optimization). La SEO è un insieme di strategie che permettono ad un sito di essere trovato dagli utenti a fronte di determinate parole chiave inserite sui motori di ricerca web, come appunto Google. È indispensabile che il tuo sito sia ottimizzato in tal senso. In questo modo sarai in grado di attirare gli utenti, proprio nel momento in cui stanno ricercando un prodotto/servizio che possa soddisfare le loro esigenze, invogliandoli a rivolgersi a te piuttosto che alla concorrenza.

Posizionamento Google e indicizzazione del tuo sito: 4 punti imprescindibili

Il professionista ti avrà sicuramente parlato di posizionamento ed indicizzazione e ti avrà elencato tutto un insieme di accorgimenti per la stesura dei contenuti del sito, come ad esempio:

  • evitare di ripetere troppe volte nello stesso testo una o un numero limitato di parole chiave (keyword stuffing)
  • bilanciare testo ed immagini, evitando, come si fa di solito, di inserire troppo testo e poche immagini (o icone)
  • caricare contenuti originali che aumentino il coinvolgimento dei propri utenti, soprattutto evitando di copiare interi paragrafi da altri siti
  • pubblicare nuovi contenuti con una certa frequenza, evitando di non aggiornare il proprio sito per lunghi periodi

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Strategie di questo tipo sono quelle maggiormente condivise dai professionisti con i propri clienti, considerata la loro natura pratica e la possibilità di applicarli in fase di inserimento dei contenuti, cosa spesso fatta, a regime, proprio dal cliente stesso.

Posizionamento Google e strategie SEO: errori più comuni in fase di progettazione e implementazione del sito

Le strategie SEO però dovrebbero essere ponderate ed applicate anche nelle fasi di progettazione ed implementazione del sito. Anzi, è proprio in queste due fasi che si possono commettere errori che danneggeranno la raggiungibilità del proprio sito, una volta a regime .

Errore 1: sito desktop o mobile?

Il primo errore che si può commettere è non porsi affatto, o al limite rispondere in maniera superficiale, alla domanda “quale sarà il processo di acquisizione di lead/prospect/cliente del mio sito?”. Ci sono siti, soprattutto in ambito B2B, per i quali i processi di acquisizione ottimali richiedono l’implementazione web. Altri siti, come ad esempio TripAdvisor, hanno una fortissima connotazione mobile: nell’esempio specifico, TripAdvisor deve consentire agli utenti di trovare un locale gradevole magari mentre sono in vacanza e stanno visitando una nuova città. Dare una risposta ben ponderata alla domanda sopra riportata consente di applicare la metodologia di progettazione appropriata.

  • Desktop first: questa metodologia ha come obiettivo quello di dettagliare l’esperienza desktop partendo dalla massima risoluzione ed inserendo gli elementi grafici utili ad implementare tutte le funzionalità desiderate, per poi passare alla progettazione di risoluzioni inferiori, nascondendo elementi grafici pur cercando di supportare il maggior numero di funzionalità. Significa quindi progettare e ottimizzare i processi desktop, prima che mobile
  • Mobile first: questo approccio alla progettazione si focalizza inizialmente sulle funzionalità di base e sui contenuti più importanti utili al mobile, per poi introdurre funzionalità e contenuti extra, in modo incrementale, per risoluzioni via via più elevate. Significa quindi progettare e ottimizzare i processi mobile, prima che desktop. E’ una metodologia che mette a dura prova designer ed esperti di UX nella definizione di particolari aspetti del sito quali menu di navigazione, immagini (è necessario tenere conto delle dimensioni ridotte dello schermo), user experience nelle varie pagine, velocità di caricamento delle pagine (studi dimostrano che ogni secondo di caricamento consuma 7 punti percentuali in conversioni utente).

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Considerato che oggi l’utente utilizza prevalentemente dispositivi mobile per navigare, di recente anche Google ha modificato il proprio algoritmo di scansione portandolo a preferire in primis (ma non esclusivamente) la versione mobile di un sito. Un sito ottimizzato per dispositivi mobili può quindi ottenere un ottimo posizionamento Google.

Ma attenzione, quanto scritto in questo paragrafo non vuol dire che dovete progettare necessariamente  siti ottimizzati per mobile. Vuol dire ragionare sulle strategie di acquisizione che si vogliono implementare e progettare il proprio sito seguendo la metodologia più appropriata tra le due riportate.

Posizionamento Goole e SEO: errore 2, trascurare le performance

Un altro grave errore che si può commettere in fase di progettazione è trascurare o sottovalutare le performance. In un’era in cui il tempo a disposizione è sempre meno è necessario che chi progetta un sito sia focalizzato sui tempi di caricamento delle pagine e applichi principi di Performant Design. Infatti oggi che la vita è sempre più frenetica, il mobile sta sempre più prendendo piede come strumento per consultare i siti e gli utenti si sono ormai viziati ad avere ciò che vogliono quando lo vogliono: una macchina pronta fuori dalla porta grazie a servizi come Uber, un nuovo ristorante da provare e certificato da centinaia di utenti grazie a servizi come TripAdvisor. E, possibilmente, lo vogliono subito.

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Studi dimostrano che gli utenti tendono ad abbandonare i siti che impiegano più di tre secondi per caricarsi o, se non lo fanno, diventano comunque sempre più insoddisfatti per ogni secondo ulteriore di attesa. Spesso, senza una progettazione non mirata alle performance si finisce per inserire nel proprio sito file JavaScript di grandi dimensioni, risorse non necessarie che dovranno poi essere scaricate dal browser dell’utente quando visiterà il sito, rallentandone il caricamento, font non di sistema che richiederanno il download di pesanti file di caratteri personalizzati.  In fase di progettazione è bene tenere in considerazione l’uso di cache e l’applicazione di lazy loading: quest’ultimo prevede il caricamento in primis delle immagini e dei contenuti che devono essere visualizzati immediatamente, per rimandare in un secondo momento il caricamento dei contenuti fuori schermo.

 

Posizionamento Goole e SEO: errore 3… non correggere gli “errori” generati in fase di sviluppo

I seguenti sono aspetti spesso sottovalutati durante la fase di sviluppo di un sito web:

  • impostare delle regole per reindirizzare le pagine web che restituiscono un errore 4xx (esempio l’errore 404) ad una o più pagine di cortesia
  • monitorare e correggere gli errori 5xx, che indicano l’impossibilità del server a gestire le richieste utente
  • se una pagina include sia contenuti HTTP che HTTPS è necessario inserire tutti i contenuti HTTP sotto HTTPS; inoltre è necessario evitare link che puntano a pagine HTTP, a partire da pagine HTTPS
  • ignorare gli errori introdotti nel codice nei fogli di stile CSS
  • ignorare gli errori introdotti nel codice JavaScript: questi errori vengono riportati in console dei browser e sono tanto più frequenti quanto più gli script contenuti in pagina sono complessi

Un tool utile per proteggersi da questo tipo di errori è il validatore W3C che analizza una pagina web e segnala tutti gli errori in essa presenti. Ovviamente non tutti gli errori segnalati dal validatore W3C impattano alla stessa maniera sul SEO.

Posizionamento Google e SEO: adesso sai che non ci sono solo i contenuti da ottimizzare

Sebbene il concetto di SEO viene principalmente associato alla fase di redazione dei contenuti (con concetti come parole chiave, lunghezza dei contenuti, gestione degli head e corretta gestione dei link), abbiamo mostrato con questo articolo come il SEO è un aspetto sul quale un professionista e specialista del web deve tenersi focalizzato durante tutto il ciclo di realizzazione di un sito internet, dalla progettazione alla implementazione, prima ancora che alla fase di inserimento dei contenuti, quando il sito ormai è ben definito e pronto alla messa online.

 

Guest post a cura di Alessio Amato

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