Stipulare un contratto, 4 cose da sapere prima

Stipulare un contratto, 4 cose da sapere prima

stipulare un contratto

Devi stipulare un contratto? Ecco cosa sapere prima di cimentarsi nell’impresa: dall’accordo tra le parti alle spese di registrazione contratto. Non sei pratico e cerchi idee su come scrivere un contratto? Ti forniremo qualche informazione utile da conoscere e ti diremo dove puoi trovare un esempio di contratto cui ispirarti per redigere il tuo. Infine, se hai bisogno di un professionista che ti affianchi in questa fase delicata, sappi che puoi trovare su AddLance avvocati, commercialisti e altre figure professionali pronte a darti una mano concreta.

Stipulare un contratto: dall’accordo tra le parti alla forma: le 4 cose da sapere

Una volta raggiunto un accordo, indipendentemente dalla natura dello stesso, arriva il momento di stipulare un contratto vero e proprio. Può essere per la cessione di beni, per un accordo commerciale, per l’ingaggio di un freelance, per l’assunzione di un dipendente e per qualunque altra occasione nella quale occorra mettere nero su bianco l’accordo tra le parti. Naturalmente, la natura del contratto ne cambia in parte il contenuto scritto, tuttavia – in linea generale – possiamo dire quanto segue.

Gli elementi essenziali di un contratto sono:

1) L’accordo tra le parti (ovvero quanto queste hanno convenuto)

Si tratta di uno dei requisiti basilari per la validità di un contratto, così come stabilito dall’articolo 1325 del Codice Civile. L’accordo tra le parti può essere tacito oppure espresso. In questo secondo caso viene accompagnato da una dichiarazione specifica. Ad ogni modo, l’accordo tra le parti (disciplinato dagli artt. 1326-1342 del Codice Civile) rappresenta le volontà di due o più parti che la manifestano e che è diretta allo stesso scopo. Va da sé che la mancanza di accordo comporti la nullità del contratto.

2) La causa

La causa è la ragione principale di un contratto. Per quale motivo le parti sono addivenute ad un accordo? Nel caso di un contratto di compravendita, ad esempio, la causa del contratto è proprio la cessione di una cosa a fronte di un corrispettivo in denaro. Anche qui, se la causa non è lecita, si prefigura la nullità del contratto.

3) L’oggetto

Altro elemento essenziale di un contratto. Per definizione giuridica, l’oggetto deve essere essere possibile, lecito, determinato o determinabile. Indipendentemente dalla sua natura materiale o immateriale, l’oggetto del contratto non deve infrangere la legge e la sua mancanza apre alla nullità strutturale del contratto stesso, in quanto mancherebbe di un elemento costitutivo.

4) La forma

La forma è il modo nel quale si manifesta la volontà negoziale. Questo avviene nel diritto privato. Questa manifestazione può essere tacita o espressa. La manifestazione espressa indica i dettagli del contratto (l’accordo, la causa, l’oggetto). Attenzione, alcuni contratti sono nulli se non rivestono la forma scritta, quindi non sempre si può optare per la forma orale, quando si manifesta la volontà negoziale. Per ogni dettaglio, l’articolo di riferimento è 1350 del Codice Civile, nel nostro ordinamento giuridico.

Stipulare un contratto: come calcolare le spese di registrazione contratto

Adesso che conosci i 4 elementi costitutivi, non ti resta che affrontare le spese di registrazione contratto. Anche qui si apre un mondo: per determinare l’eventuale registrazione e il costo di tale atto, bisogna risalire alla tipologia di contratto. Non tutti i contratti devono essere registrati o, tra quelli registrati, non tutti devono sostenere gli stessi oneri.

  • Contratto di affittoImposta di registro e imposta di bollo sono tra le spese di registrazione contratto in caso di affitto immobiliare. Mentre l’imposta di registro è una percentuale che si calcola sul canone (tra lo 0.50 e il 2%, a seconda anche della destinazione d’uso), l’imposta di bollo è pari a 16 euro ogni 4 facciate scritte del contratto e, comunque, ogni 100 righe. Bisogna pagare una imposta di bollo su ogni copia che si vuole registrare (Fonte: Agenzia Entrate).
  • Contratto di lavoro – Qui è l‘INPS che la fa da padrone. I contratti di lavoro devono essere registrati ovvero formalizzati e comunicati obbligatoriamente all’Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS). La comunicazione ha efficacia anche nei confronti dei Servizi competenti, del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail), nonché della Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo (Fonte: INPS).
  • Contratto internazionale – Qui siamo nel campo giuridico-commerciale. Un contratto internazionale è un “accordo tra due o più parti appartenenti a diversi sistemi giuridici che hanno l’intenzione di realizzare una transazione commerciale”. Naturalmente, trattandosi di un livello internazionale, bisogna specificare all’interno dello stesso, la normativa di riferimento. Altri elementi necessari alla stipula di un contratto internazionale valido, sono: lingua ufficiale, terminologia, foro competente, arbitrato e, naturalmente, legge applicabile. Seguono poi le eventuali spese di registrazione contratto, che vengono definite e versate nelle sedi opportune, se previste.

Esistono anche altre categorie, come ad esempio: l’atto di matrimonio, l’atto di compravendita immobiliare, l’atto testamentario. Qui ci inoltriamo in un terreno specifico che necessita di figure professionali adeguate per essere trattato, sia per quanto riguarda gli elementi costitutivi, sia per quanto riguarda eventuali costi di registrazione. Giova solo ricordare che l’atto e il contratto non sono la stessa cosa, perché il contratto ha sempre un contenuto di natura patrimoniale, mentre l’atto no.

Esempio di contratto per la ricerca del professionista giusto

Lo avevamo anticipato nell’introduzione, è vero. In rete esistono moltissimi esempi di contratti per ogni tipologia degli stessi. AddLance è un marketplace per il lavoro freelance e se stai leggendo da noi, probabilmente cerchi un professionista o sei un professionista alla ricerca di clienti. Ebbene, anche noi abbiamo un esempio di contratto da proporre: quello di ingaggio tra un professionista freelance e il suo cliente.

Sebbene questo contratto di ingaggio non abbia spese di registrazione, è pur sempre un atto formale della volontà di due parti che muovono verso uno scopo comune e come tale va disciplinato a tutela dei contraenti. Ecco il nostro fac-simile che puoi scaricare e completare con i tuoi dati all’occorrenza.

Leggi anche Esempio di contratto freelance, scarica qui il fac simile

In tutti gli altri casi, sconsigliamo vivamente il fai-da-te. Se ti serve assistenza per la redazione e la stipula di un contratto, non esitare a chiedere ai legali e/o ai commercialisti presenti nel nostro database. Attiva una ricerca subito!

Stipulare un contratto: gli altri termini da sapere

Il dizionario online della celeberrima Treccani fornisce un interessante vademecum della terminologia che potresti incontrare quando stai per stipulare un contratto. Riassumiamo brevemente:

  • La minuta – Se l’avvocato, il notaio, il commercialista ti manda la minuta del contratto, significa che ti sta mandando una prima stesura. Viene impropriamente anche chiamata brutta copia. Qui, apporrai le tue eventuali osservazioni e modifiche e così farà anche la controparte. Può anche essere chiamata anche bozza.
  • La copia – Per definizione si tratta della trascrizione fedele di un originale. Ti può essere in più occasioni richiesto di fornire il contratto originale ma anche una o più copie. Le copie devono su richiesta essere anche autenticate (ma non sempre ciò è necessario).
  • La revisione – Si dice di un contratto di diritto civile, ma anche di un processo o di un trattato internazionale. Se il tuo professionista parla di revisione, significa che sta accertando, controllando, correggendo ed eventualmente modificando la situazione precedente (ovvero, probabilmente, quello che è stato scritto nella minuta o bozza).

Adesso sei pronto pronto per stipulare un contratto: conosci gli elementi costitutivi e anche il gergo tecnico. Affidati ai giusti professionisti e non sbaglierai il tuo affare. Buon lavoro!

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