Crea Depliant, 5 Consigli per farlo al meglio

Crea Depliant, 5 Consigli per farlo al meglio

9 Lug 2020 | Articoli su Design

crea depliant

Sei alla ricerca del depliant giusto per conquistare i clienti, ma non sai da che parte cominciare. Bene, la tua ricerca è finita: ecco chi crea depliant, 5 consigli per farlo al meglio e la storia del primo depliant di successo nel mondo.

Perché nell’era di Internet, il depliant ti serve ancora?

Gestisci un’azienda di servizi, hai una struttura ricettiva, un centro estetico o una qualunque attività con più opzioni per i clienti. Con un sito web invidiabile, una pagina Facebook attiva, un mucchio di follower su Instagram e un sofisticato sistema di bar code. Ma tante volte ti sei sentito chiedere un depliant. Confessa che sei stato preso alla sprovvista, perché ti sembra una cosa vecchia; invece, il classico depliant su carta ti salva sempre, quando fornisci un servizio ai consumatori. I motivi sono vari:

  • Colpisce più di un’immagine vista in digitale
  • E’ leggero, maneggiabile e sta in tasca senza ingombrare
  • E’ rapidissimo da consultare, più di una e-mail o di un sito web
  • Soddisfa alla grande quella fascia di utenti che non ha confidenza con bar code e altre diavolerie tecnologiche
  • E’ leggibile anche in gruppo, favorendo lo scambio di idee e di consigli per gli acquisti, quindi le vendite
  • E’ una piccola opera d’arte che aumenta la brand reputation tra i clienti, ma solo se fatto da un esperto creativo.

Chi crea depliant, infatti, lo costruisce in base a regole di comunicazione della grafica e del marketing ben precise. Soprattutto lo personalizza, rendendolo diverso da qualsiasi altro in circolazione. La parola d’ordine è: originalità. Il tuo depliant fa la differenza agli occhi del cliente, che confronta le tue offerte con quelle dei competitor, scegliendo di conseguenza. Ti raccontiamo di seguito come è nato il depliant, significato e origine. Così capirai meglio l’importanza di questo “pezzo di carta”.

Depliant, significato e origine. Il fortunato caso della Citroën 2CV

crea depliant 4 caso citroen

Il depliant è importante per la tua attività. Ti raccontiamo perché, attraverso significato e origine. Completamente diverso dal volantino e dalla brochure, si chiama con una parola francese che significa “pieghevole“. Infatti è un foglio di carta intero, di dimensioni variabili, ripiegato più volte per ottenere da 4 a 24 facciate da stampare.

Leggi anche Differenza tra flyer, volantino e brochure

Hai intuito che  è stato inventato in Francia, precisamente dalla casa automobilistica Citroën. Siamo negli anni Trenta: André Citroën, titolare dell’azienda, fa una pubblicità megalomane alle sue automobili, con lettere al neon sulla torre Eiffel e brochure d’artista, veri e propri libri. I fratelli Michelin che gli succedono, decidono di dare un taglio alle spese pubblicitarie. Il piano è quello di inventare una comunicazione smart per diffondere i dati tecnici e i prezzi delle auto. Pierre-Jules Boulanger, il CEO della Citroën, ha un’idea. Getta alle ortiche gli opuscoli e in occasione della presentazione al pubblico del modello 2CV, al Salone dell’Auto di Parigi del 1948,  lancia il “depliant”.

Si tratta di un semplice foglietto piegato a metà, con facciate di 9 centimetri per 13, stampate fronte/retro. Insomma, un notevole risparmio di soldi e energie. Col vantaggio di arrivare direttamente al consumatore. I contenuti del depliant della Citroën 2CV consistono in foto del prototipo mescolate a testi. I focus sono tre: economia, praticità e uso di un cambio a quattro marce un po’ speciale. Nel 1958, per festeggiare la fine della Guerra, il depliant della Citroën 2CV torna ad essere più articolato. Ma oramai  il pieghevole è stato sdoganato. Questa storia ti ha convinto e vuoi saperne di più? Leggi di seguito chi crea depliant e come, ma soprattutto i nostri 5 consigli per farlo al meglio.

Crea depliant: 5 consigli per acquisire clienti

Hai un bellissimo sito web aziendale e pagine social che spaccano. Ma ti mancano i depliant, quelli “vecchi” di carta, per intenderci. Ti sembravano superati, ma ora ti convincono, e vuoi usarli con i clienti. Ricorda che il depliant si consegna a mano oppure si lascia in vista, a disposizione del pubblico. Inutile spedirlo per posta, c’è l’e-mail marketing, più veloce. Il primo passo da fare è la scelta di un professionista freelance che crea depliant seguendo il progetto fino alla stampa. Con lui decidi qual è il tipo più adatto alla tua attività. Eccoli in sintesi:

  • Il depliant informativo, che contiene istruzioni da seguire oppure offerte di sconti e promozioni. Un esempio sono i depliant anti-covid distribuiti negli esercizi commerciali, nelle attività aperte al pubblico, negli studi medici. Oppure i classici depliant dei supermercati
  • La check list di servizi e prodotti disponibili: dal semplice Menu del ristorante, ai trattamenti della Spa, ai servizi di architettura. Serve a dare al cliente un colpo d’occhio veloce, facilitando le sue scelte
  • Il depliant pubblicitario. Classici esempi, quelli delle strutture ricettive, delle agenzie di viaggio, delle mostre d’arte, pieni di immagini da sogno e contenuti accattivanti.

Ovvio che i tre tipi possono anche mescolarsi fra loro; l’importante è non confondere le idee al cliente. Durante lo sviluppo del progetto, segui questi 5 consigli:

  1. Studia il target di consumatori a cui vuoi dare il depliant. Con i clienti già acquisiti è facile, basta conoscere i loro gusti. Se vuoi catturarne di nuovi,  usa le statistiche marketing
  2. Procurati le immagini giuste. Devono esprimere il mood dell’attività, anche se sono solo decorative. Non dimenticare di includere il Logo aziendale, ti aiutano il grafico e i fotografo
  3. Dedica molta attenzione alla qualità della carta. Sembra una sciocchezza, ma comunica al cliente il livello della tua azienda. Occhio alle scelte anti-ecologiche: essere green usando carta riciclata è vincente, perché salva il Pianeta
  4. Studia alla perfezione i contenuti. Dalla semplice check list allo storytelling, vietato inserire testi sgrammaticati o dispersivi. I consumatori perdono la pazienza e la brand reputation è compromessa. Fatti aiutare da un copywriter
  5. Stampane una quantità che dura per anni, se non hai scritto prezzi e tariffe. Una quantità minore, se le offerte cambiano regolarmente. Meglio non diffondere info datate, i clienti tendono a conservare i depliant.

Leggi anche Copywriter: piccola guida ai testi che convertono

Per finire, la stampa del depliant. Esistono almeno 10 metodi

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I più usati sono:

  • La stampa digitale, che invia i file del progetto grafico ad una macchina elettronica. Indicata per stampare piccole quantità
  • La stampa offset, con lastra matrice su supporto di gomma che agisce come un timbro sulla carta, trasferendo la grafica. Adatta per carta non perfettamente liscia e per grosse quantità
  • La serigrafia, che usa il tessuto per trasferire la grafica su qualsiasi tipo di materiale. Quando vuoi un lavoro dall’aspetto “artistico”, per un depliant da collezione.

Due parole sulla stampa depliant online: esistono varie piattaforme che ti danno un prodotto “standard”. In parole povere ti mettono a disposizione template e librerie per crearlo e stamparlo. Ma attenzione: solo su formati bloccati. In generale le piattaforme non ti consentono un progetto originale e personalizzato. Il rischio è che il depliant del Resort di lusso sia uguale a quello della salumeria all’angolo. Anche se carichi il tuo progetto, il discorso non cambia: il grafico del sito ci mette comunque le mani. Rischiando di rovinare il lavoro del grafico che ti ha seguito con tanta pazienza.

Conclusione

Ricapitolando, il pieghevole non è affatto vecchio, anzi è un ottimo mezzo per agganciare i clienti, ma va saputo fare affidandosi a uno o più professionisti competenti. Ora che sai come fare un depliant, comincia subito a progettarlo scegliendo il freelance giusto per te!

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