Sei alla ricerca del depliant giusto per conquistare i clienti, ma non sai da che parte cominciare. Bene, la tua ricerca è finita: ecco chi crea depliant, 5 consigli per farlo al meglio e la storia del primo depliant di successo nel mondo.
Perché nell’era di Internet, il depliant ti serve ancora?
Gestisci un’azienda di servizi, hai una struttura ricettiva, un centro estetico o una qualunque attività con più opzioni per i clienti. Con un sito web invidiabile, una pagina Facebook attiva, un mucchio di follower su Instagram e un sofisticato sistema di bar code. Ma tante volte ti sei sentito chiedere un depliant. Confessa che sei stato preso alla sprovvista, perché ti sembra una cosa vecchia; invece, il classico depliant su carta ti salva sempre, quando fornisci un servizio ai consumatori. I motivi sono vari:
- Colpisce più di un’immagine vista in digitale
- E’ leggero, maneggiabile e sta in tasca senza ingombrare
- E’ rapidissimo da consultare, più di una e-mail o di un sito web
- Soddisfa alla grande quella fascia di utenti che non ha confidenza con bar code e altre diavolerie tecnologiche
- E’ leggibile anche in gruppo, favorendo lo scambio di idee e di consigli per gli acquisti, quindi le vendite
- E’ una piccola opera d’arte che aumenta la brand reputation tra i clienti, ma solo se fatto da un esperto creativo.
Chi crea depliant, infatti, lo costruisce in base a regole di comunicazione della grafica e del marketing ben precise. Soprattutto lo personalizza, rendendolo diverso da qualsiasi altro in circolazione. La parola d’ordine è: originalità. Il tuo depliant fa la differenza agli occhi del cliente, che confronta le tue offerte con quelle dei competitor, scegliendo di conseguenza. Ti raccontiamo di seguito come è nato il depliant, significato e origine. Così capirai meglio l’importanza di questo “pezzo di carta”.
Depliant, significato e origine. Il fortunato caso della Citroën 2CV
Il depliant è importante per la tua attività. Ti raccontiamo perché, attraverso significato e origine. Completamente diverso dal volantino e dalla brochure, si chiama con una parola francese che significa “pieghevole“. Infatti è un foglio di carta intero, di dimensioni variabili, ripiegato più volte per ottenere da 4 a 24 facciate da stampare.
Leggi anche Differenza tra flyer, volantino e brochure
Hai intuito che è stato inventato in Francia, precisamente dalla casa automobilistica Citroën. Siamo negli anni Trenta: André Citroën, titolare dell’azienda, fa una pubblicità megalomane alle sue automobili, con lettere al neon sulla torre Eiffel e brochure d’artista, veri e propri libri. I fratelli Michelin che gli succedono, decidono di dare un taglio alle spese pubblicitarie. Il piano è quello di inventare una comunicazione smart per diffondere i dati tecnici e i prezzi delle auto. Pierre-Jules Boulanger, il CEO della Citroën, ha un’idea. Getta alle ortiche gli opuscoli e in occasione della presentazione al pubblico del modello 2CV, al Salone dell’Auto di Parigi del 1948, lancia il “depliant”.
Si tratta di un semplice foglietto piegato a metà, con facciate di 9 centimetri per 13, stampate fronte/retro. Insomma, un notevole risparmio di soldi e energie. Col vantaggio di arrivare direttamente al consumatore. I contenuti del depliant della Citroën 2CV consistono in foto del prototipo mescolate a testi. I focus sono tre: economia, praticità e uso di un cambio a quattro marce un po’ speciale. Nel 1958, per festeggiare la fine della Guerra, il depliant della Citroën 2CV torna ad essere più articolato. Ma oramai il pieghevole è stato sdoganato. Questa storia ti ha convinto e vuoi saperne di più? Leggi di seguito chi crea depliant e come, ma soprattutto i nostri 5 consigli per farlo al meglio.
Crea depliant: 5 consigli per acquisire clienti
Hai un bellissimo sito web aziendale e pagine social che spaccano. Ma ti mancano i depliant, quelli “vecchi” di carta, per intenderci. Ti sembravano superati, ma ora ti convincono, e vuoi usarli con i clienti. Ricorda che il depliant si consegna a mano oppure si lascia in vista, a disposizione del pubblico. Inutile spedirlo per posta, c’è l’e-mail marketing, più veloce. Il primo passo da fare è la scelta di un professionista freelance che crea depliant seguendo il progetto fino alla stampa. Con lui decidi qual è il tipo più adatto alla tua attività. Eccoli in sintesi:
- Il depliant informativo, che contiene istruzioni da seguire oppure offerte di sconti e promozioni. Un esempio sono i depliant anti-covid distribuiti negli esercizi commerciali, nelle attività aperte al pubblico, negli studi medici. Oppure i classici depliant dei supermercati
- La check list di servizi e prodotti disponibili: dal semplice Menu del ristorante, ai trattamenti della Spa, ai servizi di architettura. Serve a dare al cliente un colpo d’occhio veloce, facilitando le sue scelte
- Il depliant pubblicitario. Classici esempi, quelli delle strutture ricettive, delle agenzie di viaggio, delle mostre d’arte, pieni di immagini da sogno e contenuti accattivanti.
Ovvio che i tre tipi possono anche mescolarsi fra loro; l’importante è non confondere le idee al cliente. Durante lo sviluppo del progetto, segui questi 5 consigli:
- Studia il target di consumatori a cui vuoi dare il depliant. Con i clienti già acquisiti è facile, basta conoscere i loro gusti. Se vuoi catturarne di nuovi, usa le statistiche marketing
- Procurati le immagini giuste. Devono esprimere il mood dell’attività, anche se sono solo decorative. Non dimenticare di includere il Logo aziendale, ti aiutano il grafico e i fotografo
- Dedica molta attenzione alla qualità della carta. Sembra una sciocchezza, ma comunica al cliente il livello della tua azienda. Occhio alle scelte anti-ecologiche: essere green usando carta riciclata è vincente, perché salva il Pianeta
- Studia alla perfezione i contenuti. Dalla semplice check list allo storytelling, vietato inserire testi sgrammaticati o dispersivi. I consumatori perdono la pazienza e la brand reputation è compromessa. Fatti aiutare da un copywriter
- Stampane una quantità che dura per anni, se non hai scritto prezzi e tariffe. Una quantità minore, se le offerte cambiano regolarmente. Meglio non diffondere info datate, i clienti tendono a conservare i depliant.
Leggi anche Copywriter: piccola guida ai testi che convertono
Per finire, la stampa del depliant. Esistono almeno 10 metodi
I più usati sono:
- La stampa digitale, che invia i file del progetto grafico ad una macchina elettronica. Indicata per stampare piccole quantità
- La stampa offset, con lastra matrice su supporto di gomma che agisce come un timbro sulla carta, trasferendo la grafica. Adatta per carta non perfettamente liscia e per grosse quantità
- La serigrafia, che usa il tessuto per trasferire la grafica su qualsiasi tipo di materiale. Quando vuoi un lavoro dall’aspetto “artistico”, per un depliant da collezione.
Due parole sulla stampa depliant online: esistono varie piattaforme che ti danno un prodotto “standard”. In parole povere ti mettono a disposizione template e librerie per crearlo e stamparlo. Ma attenzione: solo su formati bloccati. In generale le piattaforme non ti consentono un progetto originale e personalizzato. Il rischio è che il depliant del Resort di lusso sia uguale a quello della salumeria all’angolo. Anche se carichi il tuo progetto, il discorso non cambia: il grafico del sito ci mette comunque le mani. Rischiando di rovinare il lavoro del grafico che ti ha seguito con tanta pazienza.
Conclusione
Ricapitolando, il pieghevole non è affatto vecchio, anzi è un ottimo mezzo per agganciare i clienti, ma va saputo fare affidandosi a uno o più professionisti competenti. Ora che sai come fare un depliant, comincia subito a progettarlo scegliendo il freelance giusto per te!
0 commenti