È un argomento oggetto di un vero e proprio dibattito tra i freelance, sin dall’inizio dei tempi. Di tutto quello che riguarda il mondo dei liberi professionisti, c’è un argomento che causa una profonda divergenza di opinioni. Per pagare un lavoro freelance, è meglio una tariffa a progetto o una tariffa oraria?
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di un lavoro pagato a rata predefinita rispetto ad un lavoro pagato per le ore che si impiegano a portarlo a termine?
Ci sono un sacco di articoli online che riguardano questo argomento. Il problema è che le opinioni sono troppe e spesso influenzate dal punto di vista di chi scrive. Se l’autore è a favore dell’una o dell’altra soluzione, ti sarà chiaro dalle parole e dal tono che utilizza. E se non ascolti anche chi la pensa diversamente potresti fare una scelta sbagliata per la tua attività, che tu sia un freelance o che tu sia un’azienda che vuole ingaggiarne uno.
Ci sono almeno 3 fattori di cui tenere conto prima di poter rispondere a questa domanda:
- Il tipo di progetto che si vuole realizzare
- Il tempo a disposizione
- Il budget previsto.
Andiamo ad esaminare questi fattori uno ad uno per definire capire insieme quando è il caso di pagare un lavoro freelance a progetto e quando a tariffa oraria.
1) Che tipo di progetto vuoi realizzare?
Molte aziende scelgono di affidarsi a freelance esterni quando devono realizzare un progetto singolo come la creazione di contenuti o di un logo per un sito web. E molti privati si affidano ai professionisti del settore quando devono magari creare un proprio portfolio di fotografie professionali o montare un video per un evento importante della vita del proprio figlio. La prima comunione o un importante successo sportivo ne sono gli esempi più comuni.
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Se il progetto che si ha in mente è un progetto simile a questi appena elencati, sarebbe bene considerare il pagamento del lavoro freelance a progetto. Una volta ottenuto il risultato finale, la relazione tra cliente e freelance è libera di continuare se entrambe le parti vorranno di nuovo collaborare assieme.
Ma se stai per esempio cercando un freelance di supporto amministrativo per non star dietro alle scartoffie aziendali, potresti agire diversamente. Si presume infatti che questo professionista sia al tuo fianco per tutto l’anno, non solo in determinati periodi. Pagare un professionista di questo tipo a progetto è una scelta poco saggia per entrambe le parti: il carico di lavoro può variare e può far sbilanciare l’accordo a favore solo di una delle parti. Se il carico di lavoro aumenta il freelance si troverà con le spalle al muro e a dover impiegare più tempo del previsto, tempo che avrebbe potuto dedicare ad un altro cliente aumentando le sue entrate. Se il carico diminuisce, il committente paga un professionista che, a conti fatti, non sta lavorando.
Una relazione a lungo termine tra le parti presuppone un accordo di pagamento a tariffa oraria a meno che non si possano definire con precisione precisi obiettivi mensili e cosa è richiesto per il loro raggiungimento.
2) Di quanto tempo hai bisogno?
Sapere in anticipo quanto tempo sarà necessario per portare a termine un progetto ti semplifica, non poco, la vita. Avere le idee chiare e parametri di riferimento, come ad esempio sapere che per creare il tuo sito web sono necessarie solo due settimane di lavoro, ti permetterà di capire quali sono i freelance che ti stanno chiedendo una cifra troppo alta e diffidare di chi cerca di portarti a sé con prezzi “da saldo”.
Da una parte, perché spendere pochi soldi può sembrare attraente ma ne risentirebbe sicuramente la qualità del risultato. Dall’altro lato, invece abbiamo chi, necessitando di un tempo maggiore, applica un prezzo talmente alto da essere quasi fuori mercato. Prendiamo ad esempio i servizi legali. Una pratica legale per un professionista potrebbe sembrare complessa e lunga da portare a termine mentre invece, grazie alla tua ricerca, hai scoperto tanti altri avvocati che ti hanno confermato che è una pratica facilmente risolvibile in poche ore.
Per definire i tempi necessari al raggiungimento del risultato, fai delle ricerche sul web, informati e domanda a vari freelance come possono portarti al risultato che desideri e in quanto tempo. In sede di accordo poi potrai definire se pagare il lavoro freelance per il progetto o a tariffa oraria!
3) Quanto è flessibile il tuo budget?
Una delle questioni più importanti sia per aziende che per privati è il budget a disposizione. Supponiamo tu debba affidarti ad un freelance per la creazione di una campagna di email marketing. Sai che hai a disposizione un budget di 1000 euro e dalle tue ricerche hai capito che è un progetto realizzabile in 5 giorni. Puoi scegliere tra due freelance, entrambi dei veri professionisti del settore. Uno di loro ti propone una tariffa a progetto una tantum di 900 euro. Il secondo ha un costo orario di 20 euro all’ora. Quale dei due scegli?
La risposta più ovvia ad una prima occhiata sarebbe il freelance B, che in 40 ore ti conclude tutto per un costo totale stimato di 800 euro e che ti invia regolarmente report di produttività sul suo operato giornaliero in modo che tu possa sapere in ogni momento a che punto è il processo. Ma cosa succede se accade qualche imprevisto, come ad esempio, un virus sul suo computer, una perdita di dati che lo costringe a rimettere le mani su un lavoro che era già finito? Potrebbero essere necessari altri due giorni di lavoro, che portano ad un costo maggiore di 320 euro, sforando il budget previsto.
Dall’altro lato abbiamo il freelance A che ti richiede 900 euro una tantum ma che potenzialmente potrebbe finire il lavoro molto prima, e di fatto, paghi un costo orario molto più alto. Può essere un rischio, ma se ottieni esattamente il risultato che vuoi senza sforare il budget può essere una scelta saggia.
In conclusione: prendi un accordo che sia conveniente per entrambi
Siamo arrivati alla fine. Tornando alla domanda che abbiamo posto all’inizio, “per pagare un lavoro freelance, è meglio una tariffa a progetto o una tariffa oraria?” possiamo solo rispondere con un semplice: “dipende”.
Hai visto tutti gli scenari possibili all’interno di quelli che sono i fattori fondamentali da valutare ma tutto si riduce a quello che è l’accordo tra il freelance ed il cliente. Se entrambe le parti sono d’accordo su un tipo specifico di tariffa, non c’è bisogno di bloccare tutto il lavoro cercando di forzare un accordo per renderlo a proprio vantaggio cambiando le condizioni.
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È importante però trovare il giusto freelance e, nell’incontro conoscitivo, chiarire fin da subito il budget disponibile, i risultati richiesti e il metodo di pagamento in modo da evitare fraintendimenti e creare una relazione professionale favorevole ad entrambi.
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