Legge sicurezza sul lavoro, breve guida al d lgs 81/08

Legge sicurezza sul lavoro, breve guida al d lgs 81/08

normativa legge sicurezza sul lavoro

Quando nasce una start-up, la prima cosa da fare è tutelare tutti gli addetti! E’ un argomento che conosci poco? Ti serve subito il nostro riassunto delle leggi di sicurezza sul lavoro, ovvero una breve guida al dlgs 81/08. Scopri come essere in regola!

Normativa sicurezza sul lavoro: a chi si rivolge e perché devi rispettarla

Ammalarsi o morire in azienda: se stai avviando una start-up, per prima cosa devi applicare le leggi di sicurezza sul lavoro. Sono necessarie per qualsiasi attività che si rispetti e richiedono un piano preciso, elaborato dal tecnico progettista. Che studia l’azienda e assegna compiti obbligatori al datore di lavoro per tutelare i dipendenti. Il riferimento per il piano è il dlgs n.81 del  2008, intitolato “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro“. Sono regole molto serie, messe nere su bianco per cercare di evitare brutte conseguenze: multe, condanne o chiusura dell’attività, oltre ai danni alle persone. Il dlgs 81/08 è un testo che riunisce tutte la normativa sicurezza sui luoghi di lavoro. Queste leggi riguardano: 

  • La persona che lavora, in ogni aspetto della sua vita: salute, sicurezza, dignità, provenienza geografica e genere
  • Il lavoro, in qualunque forma svolto e in tutti i settori, sia pubblici sia privati, che impiega i dipendenti dell’attività.

Ti chiedi a chi spetta garantire la tutela della salute e sicurezza sul posto di lavoro? Secondo il dlgs 81/08 ci sono due ruoli fondamentali nell’azienda:

Il ruolo del responsabile operativo

Il responsabile operativo è colui che si preoccupa di mettere in atto le regole della legge. Può esserlo:

  • il datore di lavoro, che prende su di sé la maggior parte dei problemi in caso di disgrazia. Se deve allontanarsi dalla sede lavorativa può avere un aiutante, il “preposto”, da lui nominato
  • il lavoratore, che può essere anche un socio di cooperativa, un tirocinante, uno studente Oppure un soggetto esterno, per esempio un consulente (art. 2 comma 1, lett. A del dlgs)

Il ruolo del responsabile consultivo

Il responsabile consultivo è colui che deve decidere le regole e dettarle a tutta la comunità presente in azienda. Può essere:

  • l’Ufficio di Prevenzione e Protezione dei rischi sul luogo di lavoro, creato apposta nell’azienda
  • il responsabile del servizio di prevenzione e protezione, in breve RSPP, a volte aiutato dagli addetti
  • il medico competente
  • il rappresentante o i  rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, che vengono scelti dal datore di lavoro su base volontaria.

Ora che conosci chi sono i responsabili della sicurezza sui luoghi di lavoro, affronta il secondo step della nostra guida per sapere quali sono i compiti obbligatori di ognuno di loro.

Legge sicurezza sul lavoro, d lgs 81/08: gli obblighi del datore di lavoro

Secondo “Ilsole24ore”, in Italia i dati ufficiali parlano di 185 denunce di infortunio mortale nei primi 3 mesi del 2021, pari all’11,4% in più rispetto allo stesso trimestre 2020. A questo si è aggiunta la problematica Covid, molto forte in ambiente lavorativo sanitario. Insomma, nessun ambiente di lavoro può trascurare il rispetto della normativa sicurezza: è necessario fare il piano con un tecnico professionista abilitato prima di iniziare qualsiasi attività. Ci deve pensare il datore di lavoro, che in base all’art. 17 del Dlgs 81/08, ha obblighi di due tipi:

Compiti non delegabili

  • ingaggia il tecnico per l’elaborazione del documento di valutazione dei rischi (DVR), base per un piano della sicurezza “su misura” per l’azienda. Il tecnico fa un rilievo, prende delle misure, dà un valore al rischio e prescrive una regola per prevenirlo tutelando le persone
  • nomina il responsabile del servizio prevenzione e protezione dai rischi, che segue il tecnico aiutandolo a studiare i rischi presenti in azienda e prende in carico il piano una volta finito.

Compiti delegabili

  • vigila il corretto rispetto delle regole contenute nel piano della sicurezza (art.16 dlgs 81/08)

Secondo l’art. 2 e l’art. 18 del decreto, il datore di lavoro (detto DL nel testo della legge) ha degli obblighi che non può delegare. Si tratta di una check list di cose da fare prima di esercitare qualsiasi attività, pena una sanzione o peggio una condanna. Ecco quali sono nel dettaglio:

  • nominare il Medico Competente
  • indicare i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dai luoghi di lavoro in caso di pericolo grave ed immediato, di gestione dell’emergenza; tenendo conto delle loro capacità e condizioni in rapporto alla loro salute e sicurezza
  • fornire ai lavoratori i dispositivi di protezione individuale (DPI) e Dispositivi di Protezione Collettiva (DPC), richiedendo l’osservanza, da parte di tutti, delle norme vigenti e di tutte le disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro
  • inviare i lavoratori alla visita medica della Sorveglianza Sanitaria Obbligatoria (SSO)
  • adempiere agli obblighi di informazione, formazione, addestramento
  • adottare le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell’evacuazione dei luoghi di lavoro
  • consegnare al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), per l’espletamento delle sue funzioni, copia del DVR (art. 17 e art. 53)
  • fornire al servizio di Prevenzione e protezione ed al medico competente tutte le informazioni contenute nel DVR e nel piano della sicurezza.

Che succede se il datore di lavoro non è presente in azienda? Nomina un preposto che svolge solo una parte dei compiti obbligatori per suo conto, cioè:

  • sovrintende e vigila sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge e delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro
  • richiede l’osservanza delle misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza
  • informa il più presto possibile i lavoratori esposti al rischio di un pericolo grave ed immediato
  • non chiede ai lavoratori di riprendere la loro attività in una situazione di lavoro in cui c’è un pericolo grave ed immediato
  • segnala tempestivamente al datore di lavoro o al dirigente le deficienze dei mezzi, delle attrezzature e dei dispositivi di protezione
  • frequenta gli appositi corsi di formazione.

Il dlgs 81/08 detta molti obblighi ai datori di lavoro, ma non si dimentica che anche i lavoratori devono collaborare al rispetto delle regole! Leggi di seguito quali sono i loro obblighi. 

Normativa sul lavoro, ecco gli obblighi dei lavoratori   

Hai capito che la sicurezza sul lavoro in Italia è legata agli obblighi del datore di lavoro. In caso di mancanza/inosservanza, è lui che paga le conseguenze legali. Ma secondo gli articoli 2 e 20 del dlgs n.81/08, anche i lavoratori devono prendersi cura della propria salute e sicurezza. In pratica devono: 

  • rispettare le disposizioni e istruzioni impartite dal datore di lavoro, dirigenti e preposti in merito alla protezione collettiva ed individuale
  • utilizzare correttamente macchinari, attrezzature, sostanze, preparati pericolosi, mezzi di trasporto e dispositivi di sicurezza
  • usare in modo appropriato i DPI (cuffie, guanti, maschere, scarpe, ecc.)
  • segnalare immediatamente al datore di lavoro, dirigente o preposto, le deficienze delle apparecchiature, dei DPI e condizioni di pericolo. Per eliminare o ridurre situazioni di pericolo grave e incombente
  • non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza
  • non fare operazioni non di propria competenza che possono compromettere la sicurezza propria e di altri lavoratori
  • partecipare ai programmi di formazione e addestramento organizzati dal DL
  • sottoporsi ai controlli sanitari se previsti dal Medico Competente.

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Se l’azienda ha più di 200 addetti,  viene scelto tra loro un rappresentante per la sicurezza (RSL), che in base agli articoli 2,47 e 50 del dlgs n.81/08 deve: 

  • accedere solo lui ai luoghi in cui si svolgono le attività pericolose
  • essere consultato preventivamente e tempestivamente in fase di valutazione dei rischi, individuazione, programmazione, realizzazione e verifica della prevenzione
  • essere consultato sulla nomina dei responsabili della sicurezza
  • essere consultato in merito alla formazione dei lavoratori incaricati all’attività di lotta antincendio, pronto soccorso ed evacuazione
  • ricevere copia del DVR e del piano della sicurezza
  • ricevere le informazioni provenienti dai servizi di vigilanza
  • ricevere una formazione adeguata
  • promuovere l’elaborazione, individuazione e attuazione delle misure di prevenzione idonee a tutelare la salute e l’integrità fisica dei colleghi
  • formulare osservazioni in occasione di visite e verifiche delle autorità competenti, dalle quali è, di norma, sentito
  • partecipare alla riunione periodica indetta dal datore di lavoro
  • avvertire il responsabile d’azienda dei rischi individuati nel corso della propria attività
  • fare ricorso alle autorità competenti se pensa che le misure di prevenzione e protezione adottate non siano idonee a garantire la sicurezza e la salute durante il lavoro.

Ora che conosci i doveri del datore di lavoro e dei lavoratori rispetto al dlgs n. 81/08, continua a leggere per sapere quali sono gli ultimi aggiornamenti delle leggi in materia.

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Il dlgs 81/08 aggiornato al 2021: le nuove regole da rispettare  

Sai che rispettare le regole di tutela della salute dei lavoratori è necessario per portare avanti un’azienda nel miglior modo possibile. Ti abbiamo spiegato i doveri del datore di lavoro e dei lavoratori. Occhio però: le regole del dlgs 81/08 sono state aggiornate più volte nel corso degli anni. Inoltre è stata creata una “Commissione per gli interpelli“, con il Decreto Direttoriale del 28 settembre 2011, che risponde a quesiti di ordine generale sull’applicazione della normativa in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro. L’ultimo aggiornamento risale al 2019, e prevede: 

  • Nuovi interpelli, dal n. 4 al n. 8, cioè risposte a domande che chiariscono come comportarsi in alcuni casi poco chiari
  • Il Decreto Direttoriale n. 57 del 18 settembre 2019 con l’aggiornamento dell’elenco dei soggetti abilitati a fare le le verifiche periodiche del rispetto delle leggi, di cui all’art. 71 comma 11
  • Il Decreto Direttoriale n. 58 del 18 settembre 2019 con l’aggiornamento dell’elenco dei soggetti abilitati e dei formatori per fare lavori sotto tensione (cioè usando l’Energia Elettrica)
  • La lettera a-bis all’art. 4, comma 1, del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 22 gennaio 2008, n. 37, inserita dal comma 50 dell’art. 1 della Legge 13 luglio 2015, n. 107  che aggiorna l’attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici in cui si lavora
  • L’art. 7-bis aggiunto al Decreto del Presidente della Repubblica 22 ottobre 2001, n. 462, come previsto dall’art. 36 del Decreto-Legge 30 dicembre 2019, n. 162, pubblicato sulla G.U. n. 305 del 31/12/2019 con le regole per i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche durante i temporali, che possono colpire il lavoratore sia al chiuso che all’aperto.

Conclusioni

Ora che hai un quadro chiaro sul dlgs 81/08 puoi usare la nostra guida come punto di partenza per il tuo piano della sicurezza. Cerca subito il professionista giusto su AddLance che possa aiutarti a redigerlo e a individuare le giuste figure chiave!

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