Se hai problemi con i tuoi dipendenti/collaboratori, se hai controversie con il tuo datore di lavoro o semplicemente hai bisogno di una consulenza in ambito del diritto del lavoro, puoi rivolgerti ad un professionista specifico: l’avvocato del lavoro. Oltre che nelle controversie, il legale esperto di settore può assisterti prestando la propria consulenza in tutte le questioni legali che girano intorno ad una impresa. Ecco maggiori dettagli.
Avvocato diritto del lavoro: qualche definizione prima di iniziare
Se hai provato a digitare su Google “avvocati del lavoro” o “avvocato del lavoro”, probabilmente hai un quesito o un vero e proprio problema che desideri porre a questo legale specializzato. Prima di iniziare, però, circoscriviamo il diritto del lavoro, per vedere se è proprio di questo avvocato che potresti avere bisogno. Ognuno, si sa, ha la propria specializzazione ed è bene avere un’infarinatura di base per individuare il corretto professionista cui porre le tue domande.
Il diritto del lavoro è quella parte di diritto privato che regola:
- Il rapporto tra datore di lavoro e dipendenti/collaboratori
- Le relazioni sindacali
- Gli aspetti legati alle assicurazioni sociali e alla previdenza
Per regolare questi rapporti e queste relazioni, quali sono le fonti del diritto del lavoro? Riassumendo le principali, esse sono:
- Il Codice Civile
- Lo Statuto dei Diritti dei Lavoratori (Legge 300/1970)
- Legge di riforma del diritto del lavoro (Legge 29/1993)
- Tutte le fonti sovra nazionali e internazionali in materia
- Tutte le fonti sindacali e contrattuali che fanno giurisprudenza
Queste fonti primarie e secondarie servono a disciplinare i rapporti di lavoro, i diritti dei lavoratori e dei datori di lavoro e tutte le relazioni sindacali. Quindi, se il tuo quesito o il tuo problema ricade in questi ambiti, puoi richiedere una consulenza ad un avvocato del lavoro.
Avvocato del lavoro se si è ai ferri corti
Un rapporto di lavoro rispettoso delle regole, disteso e cordiale è sempre auspicabile. Tuttavia, se dovessero nascere controversie in materia di diritto del lavoro, anche per chi è titolare di un rapporto di collaborazione (non necessariamente subordinata), è il caso di chiedere consulto ad un legale specializzato in materia.
Ferie non godute o non retribuite, permessi negati, non applicazione della corretta tipologia contrattuale, sono problemi all’ordine del giorno che se non riescono ad appianarsi vanno affrontati con l’aiuto di un avvocato. Anche controversie relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro, alle mansioni e agli aspetti previdenziali (come l’eventuale mancato versamento dei contributi obbligatori) possono essere affrontate con un legale.
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Altre questioni che possono (sfortunatamente) capitare in un rapporto di lavoro e che possono portare a problemi più o meno gravi sono:
- Lavoro in nero
- Demansionamento
- Procedimenti disciplinari
- Crediti da lavoro
- Mobbing
- Licenziamenti individuali/collettivi
- Trasferimenti di sede individuali/collettivi
- Comportamenti anti-sindacali
- Malattie professionali
Se i tuoi dubbi in merito al tuo rapporto di lavoro ricadono tra questi elencati, mettiti in contatto con un avvocato del lavoro. Questo vale indipendentemente dal fatto che tu sia un impresario/committente o un lavoratore subordinato/collaboratore. Meglio sapere bene prima di agire in qualunque caso.
Come si diventa avvocati del lavoro?
La domanda può apparire banale, ma all’ascolto ci potrebbe essere qualche studente di giurisprudenza che vorrebbe specializzarsi in questa branca del diritto e vorrebbe magari saperne qualcosa in più. Naturalmente, prima di tutto bisogna essere laureati in Giurisprudenza (corso di studi quinquennale), magari con una tesi proprio in diritto del lavoro. Poi, bisogna effettuare il tirocinio propedeutico all’esame di Stato, in uno studio che si occupa di questa branca. Questo serve per acquisire esperienza specifica. Infine, ultimato il praticantato di 18 mesi, si può accedere all’esame di Stato, al superamento del quale si viene iscritti all’Ordine degli Avvocati e si diventa abilitati all’esercizio della professione forense.
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Ricorda che un bravo legale consiglia sempre ai propri clienti di tentare una risoluzione stragiudiziale delle controversie, proponendo come prima mossa una conciliazione tra le parti. Questo permette sia di giungere ad una risoluzione in tempi brevi, sia di evitare l’onere del procedimento giudiziario (in Tribunale). Se la risoluzione stragiudiziale non dovesse andare a buon fine, l’avvocato del lavoro valuterà insieme al proprio cliente e nei suoi interessi, di intentare una vera e propria causa di lavoro.
Se sei un avvocato abilitato puoi farti conoscere aumentando la tua presenza sul web: aprendoti un sito e magari un blog o, se non hai tempo per questo, iscriverti ad un marketplace come AddLance e mettendo la tua professionalità a disposizione delle persone che necessitano di consulenza in materia, diventando i tuoi potenziali clienti.
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