logo Lacoste: quando un’immagine vale più di mille parole

logo Lacoste: quando un’immagine vale più di mille parole

10 Mag 2024 | Articoli su Logo Design

Il tuo pubblico sa quanto vale il tuo brand? Prendi esempio dal logo Lacoste: quando un’immagine vale più di mille parole, diventando icona mondiale

logo Lacoste

logo Lacoste: quando un’immagine vale più di mille parole

Logo Lacoste: valori di eleganza sportiva

I brand sportivi comunicano forza, velocità, vittoria; nessuno sa comunicare l’ eleganza come il logo Lacoste! Perché esprime la parte ‘snob’ dello sport: il fair play, la strategia, l’orgoglio nella sconfitta. Valori che accompagnano la vita e la carriera dell’ideatore del logo lacoste. Renè Lacoste è un ricco e sofisticato parigino vissuto ai primi del Novecento; dall’ età di 18 anni si dedica al tennis come unica occupazione. Il suo comportamento nello sport è impeccabile sia nella vittoria, sia nella sconfitta. Vince sette tornei portando la squadra francese di tennis direttamente alla Coppa Devis del 1927. Per Renè l’eleganza non è soltanto uno stile di vita, ma anche una strategia di gioco. La spiega alla massa nel 1928, scrivendo un libro: diventa così un guru della racchetta. Elegantissimo, sul campo René indossa camicia a maniche lunghe, pantaloni con pences e cintura.

Non proprio comodo come abbigliamento; si converte alla t-shirt che usano gli ufficiali inglesi in India per uno sport equestre, il ‘Polo’: i nobili inglesi lo praticano dagli inizi del Novecento. Tennis e Polo richiedono tanto movimento delle braccia per colpire una pallina: così Renè Lacoste sceglie la ‘polo’ al posto della camicia. La t-shirt è elegante come una camicia, ma morbida come una maglia. Permette di ruotare le braccia in tutti i modi senza scomporsi più di tanto: l’ideale per un elegantone come Lacoste. Nel 1927 Renè la personalizza sfruttando il soprannome di ‘coccodrillo’ che gli è stato appiccicato dai colleghi dopo una sconfitta. Renè ha perso il premio, una costosa valigia di pelle di alligatore; ma non il senso dell’umorismo. Si presenta con l’immagine di un coccodrillo cucita sul lato sinistro della sua polo.

Il simbolo diventa il suo portafortuna: da quel momento il successo accompagna tutta la vita di Renè Lacoste. Non solo come sportivo ma anche come imprenditore. Il personal branding aumenta grazie ai coccodrilli in rosso, verde e bianco cuciti su camicie e blazer. La fusione tra eleganza sportiva e marchio è avvenuta: è nato il logo Lacoste. Leggi di seguito tutta la sua storia!

logo Lacoste

Lacoste logo: le principali tappe stilistiche

Lacoste logo: le principali tappe stilistiche

Dal 1927 il campione di tennis René Lacoste spicca per le sue brillanti vittorie; ma anche per le sue aristocratiche sconfitte. Una di queste lascia il segno: un piccolo coccodrillo cucito sulla sua polo. Per il logo lacoste storia del suo inventore e storia del brand diventano la stessa cosa. Nel 1933, ritiratosi dalle gare, il tennista fonda con André Gillier la ‘Chemise Lacoste’. Sfruttando ovviamente come marchio il  coccodrillo.

Le polo Lacoste piacciono agli sportivi che usano le braccia, come golfisti e velisti. Negli anni Cinquanta il lacoste logo del coccodrillo nobilita anche una linea di camicie colorate. Portare sul petto il logo lacoste originale diventa un segno in più di distinzione: gira infatti anche un logo lacoste falso. Chi lo indossa vuole stare al di sopra della media! Negli USA il logo Lacoste segna un grande successo commerciale; piatto ricco per il grande Woody Allen che ci scherza in ‘Citarsi addosso’: E l’uomo cucì un piccolo coccodrillo su tutte le sue camicie e guarda caso, improvvisamente la sua merce si vendette in modo pazzesco e ci fu molto giubilo mentre tra i suoi nemici ci furono gemiti e stridor di denti. Insomma, un successo! Per i falsari è facile procurarsi un logo lacoste da cucire su una polo: l’immagine non cambia di molto nell’ arco di 90 anni. Il primo logo è opera di un graphic designer: un disegno Art Déco di Robert George ispirato alla “L” di Lacoste. Un trand seguito anche dal Fendi logo. Il coccodrillo resta verde dal 1933 al 1984, diventando negli anni più stilizzato. Dal Duemila le dimensioni si fanno più piccole e i colori base più netti: verde e bianco per il corpo, rosso per la lingua. Compare la scritta con il font lacoste sanse, che dal 2002 al 2011 cambia le dimensioni.

Nel 2024 con la Lacoste Movement Polo “Signature 3D” il logo diventa dinamico. Il coccodrillo, infatti, è in silicone. Non ci sono dubbi: il segreto del logo de lacoste è la sua identità che lo rende unico! Leggi come è stata costruita nel tempo.

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Logo Lacoste: valori di eleganza sportiva

simbolo Lacoste: costruzione dell’identità distintiva

Il logo Lacoste non è un semplice disegno: nasce dalla costruzione di una identità che lo rende unico. Come è successo anche allo Zara logo. La prima trovata di René Lacoste è associarlo al suo personale stile di vita. Il tennista è un vincente anche quando perde; considera la semplicità e i materiali naturali per molti ma non per tutti. Come un coccodrillo, ha una strategia per catturare la preda; conserva un atteggiamento calmo e paziente. Il secondo step sfrutta il suo personal branding per avviare la produzione industriale. La polo Lacoste è per un target di pubblico che vuole il suo lifestyle. La lotta lacoste logo original vs fake nata col successo del brand conferma questo. Il lacoste embroidery logo negli USA identifica l’upper class che si dedica a sport privilegiati. Dagli anni Settanta il logo Lacoste si afferma in tutto il mondo con questo trend. Ma i tempi cambiano: negli anni Ottanta l’identità si rafforza con la produzione di profumi, scarpe e accessori. Nel 2006 la Fondazione Lacoste sostiene progetti educativi nel settore del tennis e del golf rivolti a giovani in difficoltà. Nel 2018 la svolta ecologista: con l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura Lacoste produce polo in edizione limitata. Il coccodrillo lascia il posto a un logo dedicato alle specie animali in via di estinzione. Infine, l’azienda introduce il servizio ‘My Croc’, che consente ai clienti di personalizzare i propri acquisti. Ancora una volta l’unicità è vincente!

Conclusioni

La storia del logo Lacoste ti insegna che le parole non sono tutto: progetta il tuo con AddLance!

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