Il restyle del logo aziendale è una bomba, aumenta in maniera esponenziale l’impatto del brand sui clienti. Ma deve essere sempre all’altezza, come quello del Logo Nissan: restyle grintoso e moderno che sfrutta addirittura i led luminosi, trasformandolo in gadget. Ecco per te tutta la storia.
La potenza giapponese che sorge come il sole
Il restyle di un logo è una faccenda seria: non deve cancellare il passato però deve adattarsi ogni volta ai cambiamenti del presente. Sembra complicato, ma ci sono storie di loghi che la dicono lunga sul successo di un buon restyle. Per esempio quella del logo Nissan, trasformato per ben 29 volte dalla Casa automobilistica!
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Tutto comincia nel 1933, con la nascita dell’automotive giapponese: Yoshisuke Aikawa, produttore di mietitrebbia, vuole passare dal target del consumatore rurale a quello dell’uomo urbano moderno. Ci vede giusto, i tempi cambiano in Giappone: l’industrializzazione crea una massa che si sposta rapidamente per andare a lavoro. Yoshisuke si tuffa a capofitto nella costruzione di mezzi veloci: guardandosi intorno cerca investimenti sicuri e scopre che la Tobata Casting Co. Ltd sta producendo un modello d’auto interessante, la Datsun.
Decide subito che fa al caso suo e acquista l’azienda, cambiandole il nome in Nissan Motor Co. La Datsun è una macchina “utilitaria”, alla portata del lavoratore medio, come la FIAT Cinquecento per gli italiani… ma con vent’anni d’anticipo. Si fabbrica a Yokohama dal 1935 e viene subito venduta in Giappone e in Australia.
Il primo logo, infatti, vuole tradurre in immagine la parola “Datsun“, divisa in due parti: “DAT“, acronimo dei primi proprietari Den, Aoyama e Takuchi. E “sun“, ossia “sole” in inglese. Non a caso la filosofia di Yoshisuke Aikawa si basa sul pensiero: “Se hai una ferma convinzione, sei in grado di penetrare anche il sole“. Sia il prodotto, sia il logo fanno leva sullo spirito patriottico dei giapponesi, ma strizzano l’occhio ai colori inglesi: bianco rosso e blu. Il sole poi, è anche la più grande fonte di energia sulla Terra, simbolo del progresso inarrestabile. Da tutto questo viene fuori un rettangolo smussato blu con al centro la scritta bianca in grassetto sans serif, sullo sfondo di un sole rosso. Ed è subito un successo.
Dalla vecchia Datsun alla nuova Nissan, tutti i restyle fino al 2000
La storia della produzione Nissan parte dal 1935 e ti stai chiedendo se Yoshisuke ha scelto di fare un restyle del vecchio logo Datsun o ne ha inventato uno diverso per le nuove auto. La risposta è… nel mezzo! Il business man giapponese conserva la produzione della Datsun e ne comincia anche una nuova, marchiata Nissan. Come si regola col logo del nuovo brand? Replica semplicemente il significato e la grafica del vecchio, visto il successo, adattandoli ai tempi moderni. Grazie alla competenza del grafico pubblicitario il secondo logo:
- Usa il nome Nissan composto da due parti: NI, che significa “sole” e SSAN che significa “nascita”. La scritta è ancora in grassetto bianco
- Ricicla il sole rosso e il rettangolo blu esattamente uguali a quelli del logo Datsun.
Il Logo Nissan funziona a meraviglia fino al 1940, quando sposa il gusto dell’epoca diventando a forma di trapezio. Occhio però:
- Il vecchio simbolo del sole non sparisce, ma viene inglobato
- Si conservano il colore rosso, simbolo di energia e il colore bianco
- Le forme vengono molto arrotondate.
Negli anni Sessanta, tempi meno ottimisti, si progetta un restyle più naturale:
- Il sole sparisce dal logo
- Il carattere della scritta diventa corsivo e decisamente spigoloso
- Il rosso e il bianco sono ancora colori distintivi del brand, perché vanno di moda, ma si abolisce la cornice intorno alla scritta, che diventa libera e “leggera”.
Negli anni Settanta e Ottanta, con la rivoluzione tecnologica, il logo Nissan si stravolge quasi completamente:
- Via i colori vivaci usando sfumature marrone fino al grigio e al nero, meno solari, ma più aggressive. La società giapponese è cambiata, sposando il digitale e l’automazione: il patriottismo del “sole nascente” non serve più
- Si sperimentano scritte diverse, con lettere a grandezza differenziata
- Torna la cornice rettangolare, che appesantisce comunicando concretezza e robustezza.
Nel 1986 la produzione delle auto Datsun si ferma. Il logo Nissan “ruba” di nuovo la grafica del logo, che è un culto per gli appassionati. Il restyle del 1983 lo ricicla con scarsa fantasia:
- Tornano le classiche palette blu, rosso e bianco combinate tra loro
- La scritta Nissan è fatta a lettere maiuscole smussate
- Ricompare il sole come riferimento al brand
- Ricompare il rettangolo di sfondo.
Purtroppo alla fine degli anni Novanta la produzione automobilistica affronta un momento di crisi: è l’ora di cercare un nuovo investitore che rilanci il brand. E’ un’ennesima occasione di ridefinizione per il logo: leggi di seguito come è andata…
Rilancio (con grinta) nel mercato del XXI secolo
Restaurare un logo è una mossa spesso vincente. Lo dimostrano i continui restyle del logo Nissan e anche il fatto che nel 2000 la francese Renault acquista la Casa giapponese e ordina per prima cosa un restyle grintoso. La grafica ha fatto passi da gigante e i Designer usano i software più avanzati, disegnandolo addirittura in 3D e applicando texture realistiche. Il Logo Nissan prende un aspetto virile, decisamente meccanico, diventando una borchia formata da due elementi saldati tra loro:
- Uno spesso anello circolare color metallo cromato
- Una lingua rettangolare convessa dello stesso colore su cui è impressa la scritta in nero, con lettere smussate, quasi una grafica.
Il logo Nissan ora sembra una componente su qualsiasi parte dell’auto.
Il 15 luglio del 2020 la svolta: si presenta un nuovo logo, registrato a marzo in Argentina, Cile, Uruguay, Perù e Regno Unito. Il progetto cominciato nel 2017 e che ha come autore il Designer Alfonso Albaisa con Tsutomu Matsuo. Inventano un tratto sottile, leggero e flessibile e poi mettono a punto il disegno globale. Il nuovo logo Nissan è geniale perché:
- Ha una versione che si illumina come se fosse un lampeggiante. Il badge viene prima disegnato in 3D e poi riportato in 2D, illuminato da 20 LED pari al numero di anni tra un restyling e l’altro. Si applica esclusivamente sui veicoli elettrici della Casa ed è un gadget da collezione, acquistabile anche separatamente
- E’ nitido e ben riconoscibile anche da spento sulle parti dell’auto, nella versione stampata su carta o in digitale
- Recupera il disegno bidimensionale perché ha maggiore leggerezza,flessibilità e fluidità, qualità necessarie per distinguersi nelle App digitali
- Ha una versione dinamica che si sposta e pulsa cambiando sfondi e colori, dando un’esperienza emozionante a chi lo guarda.
Insomma, dal primo disegnino a colori sgargianti, simbolo dell’orgoglio giapponese, ne è passato di tempo. Anche se il concetto e le forme, in fondo, sono sempre gli stessi.
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Conclusione
Ora che sai la storia del logo Nissan, rilancia il tuo brand attraverso un logo restyle: cerca subito un team di grafici che possano aiutarti!
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