Strumenti per misurare la tua brand Reputation

Strumenti per misurare la tua brand Reputation

16 Set 2019 | Articoli su Marketing

web reputation

Sapevi che un marchio può avere il pedigree, proprio come un cane di razza? Si tratta della brand reputation, fatta di notizie e giudizi che rassicurano il cliente sull’azienda e sulla bontà del prodotto. Il valore dell’attività cresce grazie alla buona reputazione, perché ottiene la stima del mercato, differenziandosi dalla concorrenza. E i clienti aumentano in maniera esponenziale. Scopri subito gli strumenti per misurare la tua brand reputation, correndo ai ripari se c’è bisogno di riconquistarla.

Brand reputation, cos’è. On e off line, ecco di cosa si tratta e perché devi farla crescere per ottenere più clienti

La reputazione di un prodotto o di un’attività è un’idea antica: si può dire che sia nata col commercio dei Sumeri e  si è sempre basata su due fattori essenziali:

  • l’esperienza concreta del prodotto da parte dell’acquirente
  • le opinioni e i giudizi scaturiti da quella esperienza

Attenzione però a non confondere l’immagine del brand (sempre in trasformazione), con la reputazione, che invece deve mantenersi stabile nel tempo ed è lunga da costruire. Esprime infatti la cultura, i valori e la personalità dell’organizzazione aziendale, insomma la sua credibilità.

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Avrai capito che la brand reputation ha a che fare soprattutto con la qualità: un prodotto quotato, ieri come oggi, non si basa sulla fuffa, ma esprime una valore inalterabile col passar degli anni. Un esempio famoso sono i prodotti della Ferrero, che continua a classificatasi al primo posto nelle statistiche di stima dei consumatori di tutto il mondo.

Per sapere come ottenere una buona reputazione per il tuo brand devi partire dal marketing; ovviamente è molto cambiato dai Sumeri ad oggi, ma si basa ancora sulla stessa dinamica mentale del consumatore, che segue da sempre gli stessi step:

  • desiderio di soddisfare un bisogno reale o immaginario (sogno-bisogno)
  • spinta a cercare nel mercato ciò che può soddisfarlo
  • sentimento di fiducia verso un brand, scelto fra altri apparentemente uguali
  • decisione di acquistare il prodotto scelto

Il processo non si ferma qui, si deve considerare anche un quarto step, dato dalla prova del prodotto e dal giudizio finale sullo stesso. Questa è la chiave del successo del brand: infatti, saranno i clienti realmente soddisfatti a promuovere, più di ogni altra operazione pubblicitaria, le vendite future, comunicando fiducia agli altri che non ne sanno ancora niente. Costruiranno così la reputazione del tuo brand parlandone bene, e ti faranno arrivare all’obbiettivo finale, cioè maggiori vendite.

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Il processo di comunicazione, che una volta era il “passaparola”, si è molto evoluto con internet, per cui oggi si parla addirittura di brand reputation online, staccata da quella offline. Quali sono le differenze?

  • La brand reputation offline si riferisce alla reputazione televisiva o su carta stampata con recensioni, articoli, testimonianze, interviste, reportage, statistiche, programmi video
  • La brand reputation online è il modo in cui il brand viene valutato sul web, su pagine social, blog, forum, articoli su web magazine, piattaforme specializzate, riassumendo l’opinione diffusa delle varie fasce di consumatori.

Anche una piccola azienda che vuole tenere sotto controllo la crescita dei clienti, ha bisogno di avere un Ufficio stampa e Comunicazione che controlli la brand reputation, ingaggiando:

  • Un addetto PR (pubbliche relazioni) che rappresenti al meglio l’attività all’esterno
  • Un manager per la tutela e la protezione dei dati aziendali sensibili, dell’identità online e della reputazione del brand dai casi di diffamazione in rete e violazione della privacy sul web
  • Un consulente di diritto all’oblio che conosce le procedure per rimuovere e de-indicizzare i contenuti lesivi del tuo brand, riposizionandolo in alto nel web, nel caso siano stati diffusi giudizi negativi.

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Hai il sospetto che la tua brand reputation non vada molto bene. Ecco una lista di strumenti da usare per correre ai ripari

Se la tua attività vive ancora soltanto offline, è giunto il momento di darle una identità digitale, in modo da governare meglio tutte le informazioni presenti nel web e costruire da zero una solida reputazione in quel mercato planetario. Per attivare la trasformazione digitale dell’azienda ti occorre un consulente freelance esperto di advertising, che mette in relazione l’indice conversazionale (conversational index) e la reputazione aziendale.

In parole povere, ti serve una figura in grado di mettersi in contatto con i consumatori della fascia che ti interessa, attraverso blog e social, per scambiare idee sul tuo prodotto, dialogare e sondare le opinioni. La Italy RepTrak ha stabilito, infatti, che la brand reputation cresce al crescere della qualità della conoscenza dell’azienda. Non solo, ma per risultare vincente, la tua attività deve valorizzare e far conoscere il suo heritage, cioè l’elemento particolare che la concorrenza non potrà mai imitare.

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In base alle stime del Reputation Institute, questa unicità delle aziende incide per il 67% sulla scelta del consumatore, influenzando alla grande la brand reputation. Attenzione però: se dal web provengono enormi vantaggi, gli stessi sono minacciati da fake news d’ogni tipo. Dopo aver consolidato l’identità digitale del tuo brand, entra in scena la figura del reputation manager: si tratta di consulente che salva la buona reputazione acquisita online con tanta fatica, evitando che precipiti per colpa di fattori negativi. Ecco la lista di strumenti per misurare la tua brand reputation, usati costantemente dal reputation manager  per fare in modo che l’attività sia sempre meritevole agli occhi dei clienti:

  • Analisi storica della tua reputazione, i cui dati vengono stampati e conservati in un dossier per essere analizzati continuamente
  • Monitoraggio costante dei dialoghi online, usando keyword d’accesso a fonti qualificate
  • Alert giornaliero con un riepilogo via email, che ti segnala se sono stati immessi in rete contenuti dannosi o semplicemente dialoghi che parlano del tuo brand o prodotto in maniera poco carina
  • Strategic Insights, protezione dell’accesso abusivo alle info strategiche usate per sviluppare il tuo business
  • Web monitoring, ossia monitoraggio multilingua e data analytics del web fino al real time
  • Social monitoring, monitoraggio multilingua e data analytics dei dialoghi sui social media
  • Analisi del competitor, del suo posizionamento sul web, della reputazione dei suoi prodotti rispetto al settore, per tenere sotto controllo comportamenti sleali
  • Analisi dei trend emergenti nel settore e individuazione di nuove forme di comunicazione, come ad esempio la partecipazione ad eventi o a progetti di beneficenza, ottimo mezzo per influenzare l’indice della brand reputation

La tua azienda è pronta per una nuova brand reputation online e aumentare i suoi clienti?

Riassumendo, per ottenere una brand reputation che frutti maggiori utili alla tua attività, devi curarne sia la fase di costruzione che di controllo, ingaggiando figure competenti, anche freelance:

  • Blogger
  • Social media manager
  • Esperti di pubbliche relazioni  e digital PR
  • Esperti di advertising.

Scegli subito il team che fa per te!

 

 

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