Cos’è il clickbait o clickbaiting ormai lo sanno quasi tutti: è una strategia che ti permette di acchiappare click, ovvero invogliare il lettore a cliccare sul tuo link. E’ generalmente velato di una connotazione negativa perché spesso è usato in maniera negativa. Qui, invece, vogliamo spiegarti come usare il clickbait in modo corretto, senza prendere in giro il lettore, ma intavolando con lui una comunicazione persuasiva.
L’accezione negativa del clickbait deriva dal fatto che il contenuto viene confezionato per spingere l’utente a cliccare (per saperne di più) e ciò permette al gestore di generare introiti pubblicitari, molto spesso non fornendo alcuna informazione aggiuntiva utile per il lettore che ha cliccato. E così, quest’ultimo si sente giustamente preso in giro. Ecco perché il clickbait è sempre considerato una tecnica di marketing persuasivo negativa e da evitare.
Non sempre però è così. Se la tua azienda ha veramente qualcosa di interessante da comunicare, come fa a farsi notare nel mare magnum delle informazioni/comunicazioni che noi tutti riceviamo ogni giorno? La risposta è: usando il clickbait correttamente. Ecco come scrivere dei potenti oggetti che invoglino il destinatario ad aprire la tua mail.
Le 3 caratteristiche degli oggetti mail potenti
Un oggetto mail che induca il destinatario ad aprire il messaggio deve avere queste tre caratteristiche:
- Incuriosire
- Essere coerente con il problema del tuo destinatario
- Essere coerente con il contenuto della mail
L’ultimo punto è fondamentale per non scadere nel clickbait negativo, ovvero quello che “prende in giro” il lettore o lo fuorvia, due cose assolutamente da evitare se vuoi mantenere la tua attività credibile e rispettabile.
Le prime cose da fare, prima ancora di scrivere un oggetto mail accattivante e che si faccia leggere, sono:
- avere qualcosa di interessante da dire al tuo pubblico (clienti/potenziali clienti)
- avere una lista (mailing list) ben targettizzata
- avere chiaro il problema che affligge la tua target audience
- avere chiaro che il tuo prodotto/servizio aiuta queste persone a risolvere il loro problema
Una volta chiariti questi punti, mettere in piedi una strategia di mailing con potenti oggetti sarà molto più semplice. Infinitamente più semplice che usare a caso il clickbait, rischiando di fare scivoloni dalle brutte conseguenze e sperando che qualcuno abbocchi e apra la mail.
Detto questo, ecco i 4 potenti oggetti mail che puoi usare
Usa il clickbait cum grano salis. Fornisci cioè un contenuto reale e non promettere nel titolo niente che il tuo prodotto/servizio non possa poi mantenere. Altrimenti, le conseguenze per la tua attività – come puoi immaginare – possono essere disastrose.
Gli oggetti mail più usati anche dai marketers per invogliare le persone ad aprire il loro contenuto sono:
- Come fare a… (se il tuo prodotto risolve il problema del target). Esempio classico: Ecco come smettere di fumare definitivamente
- Le testimonianze sono potentissimi strumenti di marketing. Sono la versione “digitale” del passaparola, la più importante forma di pubblicità a costo zero. Attenzione però: le testimonianze devono essere vere e verificabili: un eventuale “smascheramento” oltre a non essere etico, può far crollare la tua attività. Esempio classico di testimonial: Ti svelo come ho smesso di fumare definitivamente
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- I dati. Mutuati dal giornalismo, i numeri (o dati) funzionano sempre. Perché? Perché sono potenti. Esempio: Cosa sbaglia il 95% delle persone che vuole smettere di fumare?
- Offerta a tempo. Funziona soprattutto con se il tuo target ha ricevuto altre mail in precedenza e “conosce già” il prodotto o servizio che vuoi proporre. Esempio: “Lo sconto del 60% sul prodotto termina oggi”. Sono oggetti mail utilizzati anche da compagnie aeree o ferroviarie che “mettono in palio” codici sconto a tempo per vendere i posti su voli/treni ancora invenduti. Oggetti mail del genere li avrai di sicuro ricevuti anche tu e vanno bene, purché lo sconto e la scadenza siano veritieri!
E dopo che succede? Scoprilo qui!
Se la tua attività prevede – come è probabile – un po’ di email marketing e l’invio di una newsletter periodica, per aggiustare il tiro calibrando la comunicazione sulla tua audience, ricordati di fare questa importantissima attività: analizzare il tasso di apertura.
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In gergo si chiama Open Rate e viene tradotto, appunto, con il termine tasso di apertura. Misurare questo dato è molto importante perché ti dà informazioni preziose su come orientare la comunicazione via mail con il tuo target. E ti indica, tutto sommato, anche quale oggetto mail riscuote il maggior tasso di apertura. Questo dato importante puoi ricavarlo analizzando il tasso di apertura nel tempo.
- Se inizia alto e cala leggermente nel tempo è fisiologico
- Se inizia basso e si alza nel tempo (raro) è ottimo
- Se inizia alto, poi ha un brusco calo e poi si rialza, significa che gli oggetti mail che hai pensato non sono performanti e non hanno invogliato i destinatari ad aprire la mail
Quindi analizzare l’Open Rate è molto importante per correggere il tiro. Non vuoi cimentarti da solo nella scrittura di mail e oggetti mail che fanno cliccare? Affidati ad un freelance esperto in campagne di email marketing!
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