Cerchi idee su come fare pubblicità alla tua azienda o attività? Prova la native advertising! A differenza della tradizionale pubblicità, infatti, la native advertising si è rivelata essere efficace nel raggiungere i target di riferimento, principalmente perché non interrompe l’utente mentre sta consumando i contenuti di suo interesse.
Quando vedi tutti quei messaggi di marketing, pubblicità su social media e sulle testate giornalistiche online, pagine web o applicazioni per smartphone, sei davanti ad esempi di native advertising. Può trattarsi di un video sponsorizzato da una multinazionale, un articolo sponsorizzato su un magazine online o anche un’infografica o una tabella all’interno di un sito di contenuti.
Come fare pubblicità sfruttando la native advertising
Questo è il punto di forza della native advertising: si focalizza sull’attrarre attenzione all’interno di un contesto già creato intorno all’utente. Gli esperti di settore sono concordi che la native ad sia il futuro della pubblicità digitale per due motivi:
- La tecnologia sta rendendo disponibile l’acquisto a buon mercato di native advertising sui social media in modo da raggiungere un pubblico mirato ed altamente responsivo.
- Gli annunci di native advertising amplificano la portata della tua attività. È infatti molto più probabile venga condiviso un annuncio native piuttosto che un banner pubblicitario.
La native advertising sta velocemente diventando il futuro del marketing a pagamento sul web. Già adesso chiamiamo queste inserzioni social media ads e Google ads piuttosto che usare il loro nome originario di native ads.
Come fare pubblicità senza che sembri pubblicità
La caratteristica più importante della native advertising è che non sembra pubblicità. E c’è una grossa differenza tra questa e i banner pubblicitari. Gli elementi con pubblicità nativa appaiono come normale contenuto che porta valore al pubblico che lo legge, come qualsiasi altro post di blog o di social media.
Per farti un esempio, guarda l’immagine qui sotto:
Il contenuto nativo è perfettamente mascherato all’interno della pagina del famoso sito di notizie. Come puoi vedere, gli annunci pubblicitari appaiono come se fossero normali blog post all’interno della pagina principale, potresti quindi cliccarci perché ti interessa o ti attira il titolo pensando di leggere un normale post.
Come fare pubblicità: perché la native advertising è efficace?
Nella pubblicità online, il successo deriva da due fattori: strategia e priorità. Ovviamente il contenuto conta tanto, considerando che la native advertising, come già detto, si maschera da contenuto tradizionale ed attira il pubblico con headline ad effetto ed informazioni di valore. In molti aspetti la native advertising è simile al content marketing ed ecco perché, se hai qualcosa di interessante da dire, puoi ottenere un maggiore ritorno sull’investimento rispetto alla pubblicità tradizionale.
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C’è un altro vantaggio di cui tenere conto nell’utilizzo della native advertising. Le persone infatti sono stanche della pubblicità e dei banner che interrompono la loro navigazione, tendono perciò ad evitarli o chiudere le pagine se necessario. E tu puoi affrontare questo problema in due modi diversi: creare dei pop-up che possono essere rimossi o creare testi pubblicitari che siano di interesse per il tuo pubblico. Diventa abbastanza ovvio che quest’ultimo sia il mezzo più efficace se vuoi che il tuo pubblico si interessi a quello che hai da dire e ti segua nel tempo.
Una valutazione delle performance
Ricordi l’esempio di BuzzFeed di poco fa? Bene, confrontalo con questo annuncio che appare su Google se digiti le parole “case in vendita”:
Qual è, di primo acchito, quello su cui cliccheresti più volentieri? Ma guardiamo altre tipologie di ads, che ad una prima occhiata non sembrano nemmeno contenuti sponsorizzati, se non fosse per quella nota in alto a destra.
I titoli dei post sembrano articoli con contenuto interessante, non evidenti modi di venderti un prodotto od un servizio. Di questo te ne renderai conto solo leggendoli.
Quest’ultimo tipo di esempi sono l’approccio che più di tutti si sta diffondendo tra i pubblicitari dei nostri tempi. Contenuto interessante e zero pubblicità di primo impatto: efficace anche contro i sempre più intelligenti software di ad-blocker caricati sui browser di ultima generazione.
Una grossa fetta di successo della native advertising è merito dei social media che, soprattutto su mobile, giocano un ruolo di prim’ordine con la loro semplicità d’uso e l’enorme fetta di pubblico attivo. I due maggiori portali social, Facebook (1,8 miliardi di utenti) e Instagram (800 milioni di utenti) movimentano pubblicità che raggiunge almeno un terzo della popolazione mondiale ogni singolo giorno.
Come fare pubblicità usando la native advertising per la tua attività: 6 consigli pratici
Abbiamo capito che la pubblicità nativa è la migliore per raggiungere quanto più pubblico possibile che continui a preferirti nel tempo, sia su desktop che su mobile. Ma quali sono le opzioni a tua disposizione? In che modo puoi ottenere risultati con questo tipo di pubblicità? È bene fare anzitutto delle distinzioni. Non tutte le pubblicità hanno lo stesso obiettivo e le opzioni a tua disposizione cambiano a seconda del tuo obiettivo.
Potresti creare degli annunci per:
- la lead generation
- coloro che sono già nella tua lista e convertirli in clienti paganti
- diffondere la conoscenza del tuo marchio (brand awareness)
- invogliare i tuoi già clienti ad effettuare un nuovo acquisto da te (customer retention).
In un business solido tutti questi obiettivi sono importanti e quindi da considerare all’interno di una strategia di sviluppo. Per concludere vogliamo darti un qualche spunto per creare la tua strategia di native advertising.
1) Scegli la giusta piattaforma
Conoscere il tuo pubblico è una delle cose più importanti da considerare. Capire in che modo passa il tempo libero, quali sono i suoi interessi, quali strumenti web utilizza maggiormente
2) Adatta il tuo contenuto agli interessi del tuo pubblico
Prima di pagare la pubblicità per sponsorizzare del contenuto, assicurati che il tuo contenuto sia di interesse per il pubblico al quale ti stai rivolgendo. Il metodo più semplice è individuare quali sono i contenuti più condivisi e cliccati nella tua nicchia di mercato, sia su siti web che su social media.
3) Inizia in piccolo e sii costante
Crea contenuto in modo costante e regolare per far condividere i tuoi articoli e contenuti gratuitamente dal tuo pubblico. Successivamente, puoi iniziare ad investire in contenuto sponsorizzato e a pagamento avendo sempre in mente una strategia di crescita costante, investendo piccole somme regolarmente piuttosto che fare pesanti investimenti ma sporadici.
4) Usa la scrittura persuasiva e le immagini ad alto impatto
La native advertising è una naturale evoluzione delle strategie di content marketing, lo abbiamo accennato prima. Come si può ben capire quindi il contenuto è il “re” dal quale dipende tutto il resto. Contenuto che va contestualizzato a seconda del mezzo di comunicazione che hai scelto (punto 1) ma che si basa sempre su un’ottima scrittura persuasiva e su delle immagini che abbiano un forte impatto sul lettore.
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5) Non limitarti ad un singolo mezzo di comunicazione
Se vuoi raggiungere quanto più pubblico possibile non dovresti limitarti ad utilizzare un singolo mezzo di comunicazione. Gli utenti usano il web per navigare attraverso tante forme diverse di contenuto, dai video Youtube fino a i blog, passando per i social media. È quindi importante pubblicizzare su più di un mezzo di comunicazione specialmente all’inizio quando devi misurare l’efficienza delle tue campagne.
6) Misura il tuo successo
La definizione e la misurazione di KPI è importante per osservare il successo delle campagne pubblicitarie. Però è necessario sapere quali sono i valori di cui tenere conto e non farsi ingannare dalle false metriche. I like di Facebook o di Instagram e le condivisioni dei post sono false metriche. Il numero di clienti ottenuti, il numero di iscritti alla newsletter e il numero di conversioni sono invece i numeri che contano davvero.
E tu? Hai già condotto una campagna di native advertising? Quali risultati hai ottenuto?
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