Non sai a che santo votarti per risolvere i tuoi problemi di menage? Calma, c’è il consulente di coppia che ti aiuta ad affrontare piccole e grandi difficoltà. Attento però, funziona solo se è quello giusto: leggi tutto quel che c’è da sapere su questo professionista freelance.
Menage: 8 motivi per ingaggiare un consulente di coppia (subito)
Da un po’ di tempo le cose non vanno bene nel tuo menage familiare e pensi seriamente di avere problemi di coppia. E’ già un bel risultato ammetterlo, non sempre ci riesci quando sei preso dalla routine di tutti i giorni. Hai dubbi che forse stai drammatizzando: in generale, tensioni, crisi e allontanamenti sono pane quotidiano per chi vive una vita a due. Ma che succede se la situazione precipita? Meglio non minimizzare, decidi se è in atto la tua crisi di coppia valutando i motivi alla base del tuo disagio. Ti diciamo quali sono quelli più a rischio.
- Mancanza di attrazione fisica: ebbene si, la coppia si fonda sempre su questo. Dopo una fase di idealizzazione vengono i nodi al pettine e scopri di aver preso un grosso abbaglio. La tua insoddisfazione cresce e non sai come tirarti fuori senza traumatizzare chi ti sta accanto.
- Incomprensioni su tutti i fronti: problemi di comunicazione creano equivoci; il rancore si accumula nel tempo diventando insopportabile.
- Tradimenti o peggio, gelosia e sospetto di tradimento: ti consigliamo di accertare che i tuoi dubbi siano fondati, altrimenti rischi di creare una continua tensione fra te e l’oggetto delle tue false convinzioni.
- Separazione o divorzio già avviato: in questo caso la tua coppia è già in fase di distacco, se non ci sono altre persone vale la pena fare un ultimo tentativo per rimettere assieme i pezzi.
- Nascita di figli: sì, hai letto bene. La natura a volte fa brutti scherzi alle coppie che hanno appena avuto un bambino. Anche se lo desiderate molto, la novità rischia di causare squilibri psicologici (vedi le voci precedenti). Meglio testare le tue difficoltà a riguardo.
- Gestione dei figli, che può essere del tutto diversa tra madre e padre, arrivando a scatenare lotte aperte per la “conquista” del potere.
- Stili di vita, origini e culture diversi: anche se gli opposti si attraggono e siamo nell’era della globalizzazione, dopo un po’ si insinua il dubbio che la diversità non è accettabile. E la coppia va in crisi.
- Famiglia “panino”, in cui uno o entrambi i componenti della coppia sono sandwich: è un fenomeno in crescita che riguarda persone costrette a prendersi cura sia di anziani, sia di figli minorenni. Questa condizione crea disagio psicologico che si riversa negativamente sulla coppia.
Se hai spuntato una o più voci di questa check list è allarme rosso: scopri di più sulla terapia di coppia come funziona e chi ingaggiare per cominciarla.
Leggi anche Niente ansia: ti aiuta il public speaking coach
Il consulente di coppia che ti aiuta con 2 mosse
Sei sicuro di voler fare una terapia di coppia, ma non sai bene come funziona. Per toglierti i dubbi ti diciamo che la figura professionale che ti serve è il consulente di coppia, o più in generale un consulente familiare. Sei curioso di sapere cosa fa per te questo professionista in caso di rapporto in crisi? Ecco le varie fasi di una consulenza tipo:
1) L’approccio giusto
- il consulente vi riceve sempre insieme, per darvi la possibilità di condividere un percorso di comunicazione e apertura
- vi spinge a parlare di idee, esprimere dubbi, confrontarvi sugli aspetti della vita quotidiana di coppia. Ma anche a tirare fuori fantasie, desideri, emozioni che restano nascoste all’altro
- ascolta la storia della vostra coppia dal primo incontro, passando per le varie fasi fino al momento di crisi
- vi mette alla prova con “esercizi a due”, dandovi compiti adatti alle vostre problematiche.
2) La consulenza che funziona
- spinge i pazienti ad avviare una storia con nuove regole e significati
- dimostra ai componenti della coppia che sono innanzitutto individui
- fa di tutto per ristabilire la consapevolezza, l’equilibrio e la serenità nella coppia.
Occhio, il consulente di coppia non è un giudice, tratta sempre in maniera imparziale i due pazienti. La sua funzione non è subire sfoghi per stabilire chi ha ragione o torto. Piuttosto, chiarisce le dinamiche della crisi arrivando a una soluzione del conflitto insieme ai due protagonisti. Insomma, fa da arbitro neutrale che rafforza un’unione indebolita. Ricorda, però, che la terapia di coppia non funziona se:
- non c’è una partecipazione attiva e costante: presentatevi sempre alle sedute!
- non c’è motivazione, uno dei due fa i capricci e vuol restare a casa oppure mente spudoratamente
- il professionista non è all’altezza, non ha la formazione giusta o le competenze.
Ne sei certo, da parte tua e dell’altra persona la motivazione c’è e anche l’impegno. Vi manca solo il professionista competente. Leggi di seguito come ingaggiarlo.
Consulente di coppia o psicologo di coppia? Ingaggia quello giusto
Hai capito di avere problemi di coppia, hai fatto dei tentativi ma sono caduti nel vuoto. Ora, ti consigliamo di non affidarti più all’improvvisazione. La soluzione migliore per salvare il menage è ingaggiare un professionista esperto. Ti chiedi come deve essere quello giusto? Te lo spieghiamo noi.
- Il consulente coniugale o di coppia e il consulente familiare sono professionisti specializzati in terapie dell’area socio-assistenziale-educativa e delle relazioni umane. Non sono strizzacervelli”, ma usano tecniche di ascolto e auto-ascolto che tirano fuori energie e pensieri seppelliti nel tuo “io”, causa di conflitti con chi vive accanto a te.
- La psicoterapia di coppia, invece, agisce su due persone ma anche sul singolo componente. Sono compresi altri familiari, se ce ne sono. Lo psicologo competente rispetta la personalità del singolo guidandolo alla consapevolezza, anche in un team di specialisti di cui fa parte. L’ultima tendenza in fatto di psicoterapia di coppia è la seduta in coterapia, cioè con due professionisti anziché uno. Pare che questo faccia scattare nei pazienti un fenomeno di “rispecchiamento”. Riescono, cioè, a comunicare tra loro vedendo (e imitando) due persone capaci di farlo.
Riassumendo, c’è differenza tra psicologo di coppia e consulente di coppia. Il primo è laureato in Psicologia. Il secondo, invece, ha questi requisiti.
I 5 requisiti del consulente di coppia. Imparali subito
- Fa parte dell’Associazione Italiana Consulenti Coniugali e Familiari (AICCeF) che tutela la categoria e i clienti, certificando la sua preparazione e il suo lavoro.
- Ha il Diploma triennale di Consulente della coppia, avendo studiato discipline psicologiche, sessuologiche, sanitarie, sociologiche e giuridiche rapportate alla coppia.
- Fa esercitazioni pratiche di ciò che ha studiato, con verifiche annuali e discussione di tesi finale.
- Dopo l’acquisizione del Diploma fa tirocinio professionale di 12 mesi (100 ore).
- Si iscrive nell’elenco ufficiale dei Consulenti Familiari, avendo sostenuto un esame di idoneità all’esercizio della consulenza familiare.
Leggi anche Proporti al meglio? Ti aiuta il consulente di carriera
Insomma, il Consulente di coppia applica la consulenza familiare o di coppia, un aiuto che non è psicoterapia, ma che ti guida a superare le difficoltà con le tue risorse interiori. Ora che sai tutto sul professionista che ti serve. Corri ai ripari per salvare la tua coppia: cerca il consulente su AddLance!
0 commenti