Professione food blogger: le 3 Cose da sapere per lavorare nel Settore

Professione food blogger: le 3 Cose da sapere per lavorare nel Settore

6 Mag 2019 | Articoli su Scrittura

food bloggerTi dice niente la parola Masterchef? Da circa dieci anni è associata al programma televisivo di cucina più famoso del mondo, che ha risvegliato in milioni di persone la voglia di mangiare bene. Se i fornelli sono troppo lontani da te ma la gastronomia ti appassiona, prova la carriera di food blogger: puoi essere un buongustaio, un giornalista o solo un appassionato che sfrutta il web per catturare l’attenzione sul cibo, guadagnando con la pubblicità. Ecco le 3 cose da sapere per lavorare nel settore.

Studia gli esempi migliori di food blogging in Italia e nel mondo

Grazie alla crescita esponenziale dell’interesse per il food, la professione del food blogger è al top, soprattutto in Italia. Incrocio tra un cuoco, un buongustaio e un giornalista, il food blogger è soprattutto un appassionato che racconta il mondo dei cibi e delle ricette di cucina in tutti i suoi aspetti. Pare che il primo food blog sia nato nel 1997 negli USA: si chiama Chowhound e raccoglie soprattutto scambi di opinioni sulle ricette e sulle bevande.

Chowhound food blog

Oggi, un food blog può essere gestito sui media a tutti i livelli: dalla pagina Facebook a quella Instagram, dai tutorial su Youtube al sito web, fino alla rubrica su un magazine o in televisione. Nessun’altra professione dà modo come questa di variare il tema e l’impostazione dell’argomento trattato: basta studiare i vincitori del Saveur Blog Awards, che premia ogni anno i migliori food blogger del mondo, per scoprirlo.

Si va dall’ex musicista Molly, che da una fattoria del Nord Dakota parla di cucina asiatico-ebrea, nel blog My name is yeah, alla rivista “Pints and Panels“, che parla dell’universo Birra irra attraverso i fumetti di Em. Dal best culinary travel blog di Nicolas e Gabriella, che raccontano i cibi incontrati nel mondo su “The Funnelogy Channel“, all’immancabile food blog “Viva l’Italia“, dedicato alla cucina regionale del nostro Paese.

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Infine, il food blog può essere anche una forma d’arte, come “Vanelja“, basato sulle immagini di cibi, fiori e prodotti di bellezza mescolati tra loro da Virpi Mikkonen, scrittrice, fotografa e food stylist. A questo punto ti sarai reso conto che la figura del food blogger può comprendere molte cose: continua a seguire gli step per chiarirti le idee, ed entrare nella cerchia dei massimi food blogger italiani.

Valuta le tue capacità di food blogger e chi può aiutarti in ciò che ti manca

Per essere food blogger non è indispensabile saper cucinare, ma saper mangiare sì. Per fare questo lavoro hai ben tre opzioni da scegliere:

  1. trasmettere informazioni sui cibi, le tradizioni enogastronomiche e segnalare i posti in cui assaggiarli
  2. recensire ricette, piatti e bevande sperimentati in giro per il mondo
  3. dare consigli di cucina, dritte sugli attrezzi, indicazioni su dove acquistare gli ingredienti giusti e come curare l’estetica dei piatti da servire.

In tutti i casi, l’obiettivo è conquistare il pubblico, in modo da ottenere la fiducia dalle aziende del settore, che, se ci sai fare, ti affideranno la pubblicità del loro brand. Attenzione però: vietato barare pilotando il pubblico verso le scelte che fanno comodo. Niente è verificabile come la cucina e ti ritroveresti in poco tempo con la fama di blogger inattendibile. Il mondo del food ti attira, ma non sai neanche friggere un uovo?

1) Trasmetti informazioni

Scegli l’opzione numero 1 se hai buone capacità di scrittura e sei un buon fotografo, oppure procurati un collaboratore freelance che ti assista nei tuoi reportage. Potrai impostare gli argomenti del blog sulla storia, le tradizioni, le tecniche di produzione dei cibi, scambiando sui social pareri con gli utenti che hanno già provato.

2) Scrivi recensioni

Se invece hai doti di buongustaio e assaggiatore, puoi lanciarti nelle recensioni. Ti consigliamo di scegliere un tema preciso, per esempio la prima colazione, oppure i dessert, e di inventarti un mood che sia avvincente per i lettori, come quello ideato da Talia Kleinplaz, “una donna che attacca bottone al bar con un perfetto sconosciuto”, per recensire cocktail sul suo blog “Two for the Bar“.

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3) Cimentati in cucina

Infine, il food blogger che sa anche cucinare, sia da professionista, sia da dilettante, può sbizzarrirsi: via libera alle ricette, documentate con video tutorial e fotografie e valorizzate da commenti scambiati con i follower. In questo caso hai bisogno di un buon foto e videomaker per il set in cui girerai la tua sessione di cucina.

Decidi l’obbiettivo principale da raggiungere come food blogger e come ottenerlo

Ricapitolando, la figura del food blogger fortunatamente non è a senso unico e puoi diventarlo anche tu se sei:

  • uno chef professionista in cerca di visibilità
  • un appassionato della cucina e buon comunicatore
  • un buongustaio curioso che viaggia molto
  • un food stylist o food designer che cerca clienti
  • un giornalista specializzato che gestisce una rubrica gastronomica

Qualunque veste tu abbia scelto per fare il food blogger, l’obiettivo principale è pubblicizzare te stesso o la tua attività, se hai un ristorante, un sito e-commerce dedicato al mondo del food, sei un food stylist o un food designer o aspiri ad affermarti come giornalista gastronomico. Per ottenere gli obiettivi pubblicitari devi lavorare su due fronti:

  1. La promozione presso il grande pubblico a mezzo social, creando profili personali o aziendali, in base alle esigenze dell’attività. Ti consigliamo di analizzare i dati Insight di Facebook e Instagram per calcolare le mosse giuste e di incontrare ogni tanto dal vivo i follower in qualche evento.
  2. La fidelizzazione sul sito web collegato ai profili social: sul esso pubblicherai lo storytelling su di te e gli eventi a cui partecipi. Non dimenticare un forum, le FAQ e tutto quanto serve per approfondire il contatto con l’utenza più interessata.

Ricorda che piacerai al pubblico e lo conquisterai, se mostrerai competenza nei tuoi articoli sul blog. Il successo parte quindi da una seria formazione sugli argomenti da trattare. A meno che tu non abbia studiato in una vera Accademia di cucina o non provenga da un Liceo Turistico Alberghiero, è meglio frequentare corsi di degustatore gastronomico e di sommelier, per imparare i segreti dei sapori e degli abbinamenti a tavola, combinandoli con molta sperimentazione.

Associazione italiana food bloggerSe invece ami cucinare, meglio scegliere un settore preciso, per esempio un corso di cake design e pasticceria, di gelateria, di cucina vegetariana o pizzeria. E’ d’obbligo anche qui la sperimentazione, anzi può essere il mezzo per rompere il ghiaccio con i tuoi follower sul web. Troverai il corso per diventare uno dei tanti food blogger italiani, sul sito dell’ AIFB, Associazione Italiana Food Blogger. Nel frattempo, puoi documentarti alla biblioteca gastronomica Academia Barilla a Parma, accessibile anche online, oppure alla biblioteca della Scuola internazionale di Cucina di Colorno, la più grande d’Europa.

Hai preso nota di tutto?

Hai tutte le dritte giuste per cominciare la tua ascesa come food blogger: non ti scoraggiare se non ti senti all’altezza, puoi sempre cercare un freelance giusto a cui chiedere una consulenza!

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