Cerchi Lavori creativi (e freelance)? Scegli l’Home staging e diventa un Professionista richiesto

Cerchi Lavori creativi (e freelance)? Scegli l’Home staging e diventa un Professionista richiesto

lavori creativi home staging Se stai cercando lavori creativi che possano essere svolti anche come freelance, se hai buon gusto e magari una formazione in architettura, design, pubblicità, comunicazione e marketing… perché non ti avvicini alla professione dell’home staging? Non sai cos’è? Eccoti spiegato tutto.

C’è l’home staging tra i lavori creativi in forte crescita

Tecnicamente con il termine home staging si intende l’arte di abbellire un immobile predisponendolo al meglio per la vendita o la locazione. L’home stager, quindi, diventa un facilitatore di una transazione immobiliare e per questo – adesso anche in Italia – è sempre più prezioso e richiesto. A dirlo sono, senza ombra di dubbio, i dati (Banca d’Italia) diffusi dall’Associazione Professionisti Home Staging Italia. Un immobile rimane sul mercato per 220 giorni prima di essere venduto o affittato, se non ha ricevuto alcun intervento di home staging. Al contrario, grazie al lavoro dell’home stager, si vende o si affitta più in fretta e rimane sul mercato “solamente” 50 giorni. Ecco perché questa professione poliedrica è sempre più richiesta: benché debba essere (giustamente) remunerata, costerà sempre meno dell’onere che dà un immobile invenduto. Magari di prestigio, costoso o addirittura di tipo ricettivo.

Come diventare professionisti dell’home staging

Abbellire è un’arte ed è anche vero che il concetto di gusto è spesso innato. Tuttavia, nel campo dell’home staging non ci si improvvisa affatto. Un background in materie attinenti come interior design, architettura, marketing e comunicazione, sceneggiatura possono essere un’ottima base di partenza. Dopodiché si deve procedere ad una formazione specifica, solitamente frequentando Master Class e corsi di aggiornamento per maneggiare con disinvoltura un mix delle suddette materie e applicarle con successo al mercato immobiliare. Perché, in sostanza, si tratta di pubblicità per vendere al meglio un immobile. L’intervento dell’home stager, infatti, permette di vendere prima e al miglior prezzo una struttura, nel 90% dei casi.

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Esistono molti corsi sull’home staging. Alcuni sono organizzati direttamente dall’Associazione Professionisti dell’Home Staging, altri sono delle vere e proprie scuole come la Home Staging School, nata nel 2009. Informarsi, anche su internet, rimane il primo approccio migliore da seguire. E se poi bisogna investire in formazione – come spesso accade anche ai freelance più affermati – conviene scegliere le scuole più affermate o, comunque, quelle che possano garantire il know how più idoneo ai fini dell’impiego.

L’home stager è uno dei lavori creativi ad alte potenzialità

Naturalmente essere formati è un buon inizio, ma non basta. Per diventare home stager richiesti dal mercato occorre tempo, esperienza e – requisito imprescindibile – un buon business plan e un piano marketing che si rispetti. Non occorre un grosso investimento di denaro, ma professionalità e pazienza da investire in personal branding. Altrimenti, vale la regola d’oro: se nessuno sa che ci sei, nessuno ti chiamerà a lavorare.

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Se sei intenzionato a intraprendere questa “nuova” professione, iscriviti ad un corso di perfezionamento e poi ingaggia un social media manager freelance che ti aiuti a farti conoscere al tuo pubblico. Per lavorare, poi, ti basteranno pochi strumenti: una partita Iva, una macchina fotografica digitale e un computer con connessione web.

I professionisti in allestimenti per la vendita e l’affitto degli immobili (in una parola, gli home stager) sono in aumento nel Lazio dove si concentrano per il 61% del totale, mentre le regioni meno “battute” (e quindi a minor concorrenza) sono: la Valle d’Aosta (il 5% degli home stager lavora qui), la Sardegna, la Toscana e l’Emilia-Romagna (9.5% per ciascuna regione). I dati sono stati diffusi nel mese di maggio 2019 dalle associazioni di categoria. Più facile lavorare come home stager nelle grandi città, ovviamente, dove la professione inizia ad essere più conosciuta, richiesta e apprezzata. Ma anche le località turistiche, vista la presenza di strutture ricettive, rivelano anche alte potenzialità.

 

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