#1 Bonus mamma domani, il Premio alla nascita
Ecco un valido aiuto per tutte le mamme iscritte alla gestione separata INPS, quindi anche per te che sei una freelance parasubordinata. Il premio alla nascita viene corrisposto proprio dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale per la nascita o l’adozione di un minore a partire dal 01 gennaio 2017. Il premio è anche conosciuto come bonus mamma domani e si rivolge a tutte le donne che hanno compiuto il settimo mese di gravidanza o per l’adozione nazionale e internazionale divenuta definitiva ai sensi della Legge 184/1983 o ancora in caso di affidamento preadottivo nazionale o internazionale. Il premio è previsto per ogni nato, adottato o affidato. L’INPS corrisponderà un assegno di 800 euro con accredito su conto corrente bancario o postale a tutte le mamme che hanno inoltrato domanda dopo il compimento del settimo mese di gravidanza e entro un anno dall’evento. Alla domanda dovrà essere allegato un certificato sullo stato di gravidanza o in caso di parto già avvenuto un’autocertificazione con i dati fiscali del neonato. Essendo un premio una tantum non ci sono requisiti di reddito massimo per riceverlo.
#2 C’è anche il Bonus bebè 2018
Previsto dalla Legge di Bilancio 2018, il bonus bebè si rivolge a quei genitori che abbiano un figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018. Detto anche assegno di natalità, questo tipo di sostegno si rivolge a chi ha un ISEE che non supera i 25.000 €.
Attenzione: in questo caso la legge si riferisce all’ISEE minorenni, perché l’agevolazione è rivolta a un minorenne che ha genitori o non coniugati tra loro o non conviventi (in pratica uno dei due non deve essere presente nel nucleo familiare). L’assegno viene corrisposto ogni mese fino al compimento dell’anno di età ed è pari a 1920 euro (ripartiti in dodici mensilità) nel caso di ISEE minorenni inferiore a 7.000 euro, pari a 960 euro nel caso di ISEE compreso tra 7.000 e 25.000. La domanda va inoltrata entro 90 giorni dalla nascita o dall’adozione o affidamento, secondo le modalità stabilite dall’INPS e pagato direttamente al richiedente con bonifico.
#3 Per chi ha bisogno, c’è il Bonus asilo nido
L’INPS ha previsto un aiuto per tutti i figli nati dal 1° gennaio 2016, ai quali “spetta un contributo di massimo 1.000 euro per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche“.
Il genitore di un minore nato o adottato a partire dal 1 gennaio 2016 potrà ricevere con cadenza mensile un importo pari a 90.91 € per un massimo di 11 mensilità a fronte di una retta di asilo nido pagata, sia che si tratti di asilo nido pubblico, sia che si tratti di nido privato autorizzato. Sono pertanto escluse dal beneficio le rette pagate a strutture che erogano servizi educativi integrativi all’asilo nido (come ad esempio le ludoteche).
Il bonus si presenta anche sotto forma di sostegno presso la propria abitazione purché il genitore dimostri, con apposita certificazione del pediatra, che per patologia cronica il bambino non può frequentare l’asilo nido. In questo caso il bonus è erogato sotto forma di un’unica soluzione. La domanda può essere presentata dal genitore che abbia i requisiti previsti dalla legge.
#4 Voucher baby sitter 2018
Si tratta di un contributo per l’acquisto di servizi di baby-sitting di cui potrai usufruire se sei una freelance iscritta alla gestione separata INPS e se non hai ancora fruito di tutto il periodo di congedo parentale negli 11 mesi successivi alla maternità obbligatoria. Ma vediamo in concreto di che si tratta. La legge prevede che il contributo sia erogato:
- alle lavoratrici iscritte alla Gestione Separata, per un periodo massimo di sei mesi.
- alle libere professioniste non iscritte ad altra forma previdenziale obbligatoria per un periodo massimo di sei mesi.
- alle lavoratrici autonome e le imprenditrici, per un periodo massimo di tre mesi (lavoratrici autonome non parasubordinate).
Attenzione a cosa prevede la legge nel calcolo del periodo di congedo parentale non ancora sfruttato perché è molto puntuale. La legge fa riferimento a frazioni intere di congedo parentale. Pertanto se di un mese hai solo usato due giorni di congedo, i 28 giorni rimanenti di quel mese li puoi usare solo come altro congedo parentale ma non come contributo baby sitting. Attenzione anche ai limiti di congedo personali, ma anche dell’altro genitore che ne fruisce.
Il contributo previsto per l’acquisto di servizi di baby sitting fa riferimento al Libretto Famiglia, libretto nominativo per l’acquisto di prestazioni di lavoro. Qui è possibile trovare tutte le indicazioni per l’acquisto dei servizi e come inoltrare la domanda.
Bonus mamma, quali novità in fatto di aiuti alle mamme freelance?
Gli aiuti previsti dalla normativa previdenziale italiana alle mamme freelance – come potrai notare – sono indicati con “2018”, perché di anno in anno potrebbero essere aggiornati con modifiche ai requisiti per accedervi, agli importi e alle cause di decadenza dal beneficio. Attenzione anche al fatto che alcuni di questi aiuti non sono cumulabili. Per questo motivo al momento dell’inoltro della domanda è bene far presente se si è ricevuto già qualche bonus.
Leggi anche La maternità delle mamme freelance è un diritto
Prendersi cura dei propri figli e vivere la maternità con consapevolezza di quanto sia delicato questo momento è un proprio diritto. Per cui oltre a vivere la gioia dell’attesa, magari realizzando un book fotografico, o facendo acquisti per il nascituro, potrai usufruire – se ne hai tutti i requisiti – di sostegni come mamma autonoma freelance conciliando il lavoro alle esigenze di tuo figlio.
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