In un mondo sempre più digitalizzato, pieno di emoticons e di touch screen, resta ancora valida la domanda: chi ha inventato la scrittura? Se anche tu sei affascinato dalle origini della nostra civiltà “umana” o se la scrittura (in qualunque forma) è il tuo lavoro quotidiano, ecco 3 curiosità sul tema che forse non sapevi. La nascita della scrittura è sicuramente ascrivibile intorno al 5000 a.C., ma sicuro che sia tutto qui? Scopriamolo insieme.
1) Chi ha inventato la scrittura? Date che non coincidono
L’invenzione della scrittura viene comunemente attribuita ai Sumeri. Siamo nel 4000 a.C., tantissimo tempo fa. La scrittura sumera, dunque, è la prima forma documentata esistente al mondo ed è composta da disegni e simboli (si chiama scrittura pittografica). La scrittura sumera prende anche il nome di scrittura cuneiforme, perché veniva eseguita incidendo delle tavolette di argilla con segni e simboli usando una stilo. I Sumeri vivevano nella regione che oggi conosciamo come Iraq. In Egitto, le prime testimonianze di scrittura sono fatte risalire al 1200 a.C. (scrittura geroglifica). Secondo altre fonti, tuttavia, l’invenzione della scrittura avvenne in modo contemporaneo (intorno al 5000 a.C.) in tutta l’area Mediorientale (mesopotamica). “La lingua sumera arcaica (pre-cuneiforme) ed i geroglifici egizi sono considerate le prime forme di scrittura, entrambe emerse dai propri simboli proto-letterari dal 3400–3200 a.C., con i primi testi coerenti da circa il 2600 a.C.”. (Fonte: Wikipedia).
Curiosità nella curiosità: il primo metodo di scrittura degli egizi sono stati gli ideogrammi. Ad ogni simbolo corrispondeva una parola che poteva essere una persona o una cosa (pittogramma) oppure rappresentare una azione. In greco, la parola geroglifico significa scrittura degli dèi.
2) Chi ha inventato la scrittura? Ci sono almeno due “inventori”, forse tre
L’invenzione della scrittura non sembra affatto essere primato esclusivo di un popolo solo. Infatti è comunemente accettato dagli storici che la scrittura sia nata in almeno due macro-regioni, in modo del tutto indipendente. La prima, la scrittura sumera, nel 3000 a.C. circa nell’area mesopotamica. La seconda, la scrittura degli Olmechi, nella regione mesoamericana, intorno al 600 a.C. (attuale Messico e dintorni). Quando sia nata la scrittura (inizialmente pittografica) non è possibile stabilirlo con assoluta precisione, infatti, a seconda delle fonti interpellate, le date oscillano e anche di parecchio. Ad ogni modo, all’arrivo dei Greci, nel mondo si scriveva già da abbastanza tempo.
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Gli studiosi dibattono ancora su chi sia stato il primo inventore della scrittura e su come vi siano testimonianze di scritture in culture differenti, ma in periodi temporali affini. Ad esempio: il sistema di scrittura elaborato dagli Egizi (intorno al 1200 a.C.) e il sistema di scrittura cinese (1200 a.C.) sono chiaramente indipendenti perché non si somigliano (differente rappresentazione fonetica) e anche perché non ci sono testimonianze di scambi umani tra le due aree. Diverso è il caso della scrittura sumera e di quella geroglifica egizia: i geroglifici non somigliano affatto alla scrittura cuneiforme, tuttavia si somigliano nei concetti. Non viene affatto esclusa l’ipotesi che la scrittura sia arrivata in Egitto proprio dalla Mesopotamia. Poi, oltre a Sumeri, Egizi, Cinesi e Mesoamericani non dobbiamo dimenticare gli Indiani. Nell’area, intorno al 2200 a.C. si è affermata una sorta di proto-scrittura che ancora non è stata decifrata.
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3) Chi ha inventato la scrittura moderna? Il ruolo-chiave dei Romani e di Carlo Magno
L’alfabeto latino, base della scrittura moderna è stato messo a punto dai Romani circa 3000 anni dopo. La sua invenzione derivava da una necessità vera e propria: elaborare un sistema comune di comunicazione tra le diverse genti del loro vastissimo impero. Ciò che i Romani diffusero con il commercio (e anche con le guerre di conquista), un altro personaggio-chiave lo diffuse con la cultura. Parliamo di Carlo Magno. Anche il suo Sacro Romano Impero aveva bisogno di un sistema linguistico universale in grado di connettere tra loro popolazioni distanti per lingua e cultura. Se oggi scriviamo le lettere minuscole (senza neanche pensarci) lo dobbiamo a lui. Nella storia della scrittura, fu Carlo Magno, infatti, ad introdurre le lettere minuscole. In suo onore sono chiamate, appunto, Caroline. Si tratta di una forma di semicorsivo chiamato anche “scrittura di cancelleria” che è stato introdotto nel lasso temporale VIII-IX secolo d.C.
Curiosità nella curiosità: in questo periodo venne introdotto anche il punto interrogativo e alcune lettere per semplificare il processo di apprendimento. Le lettere A, C, E, S, Z. La scrittura carolina sarà la base della rivoluzione di Gutenberg: ovvero i caratteri a stampa, a loro volta base della nostra scrittura moderna.
Non è facile, adesso lo sai, stabilire con certezza assoluta chi ha inventato la scrittura né quando sia stata inventata. Anche perché diversi stili di scrittura – spesso molto dissimili tra loro – si sono diffusi in periodi temporali affini in differenti aree del mondo, spesso tra loro molto distanti. Quel che è certo è che la nascita della scrittura ha rivoluzionato per sempre e in modo irreversibile la civiltà umana.
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