Fare produzione musicale da freelance: 3 mosse per vendere

Fare produzione musicale da freelance: 3 mosse per vendere

produzione musicale

Vuoi entrare nel mercato della musica? Occhio a non prendere una stecca! Lascia perdere l’improvvisazione, scopri come fare produzione musicale da freelance: 3 mosse per vendere sul mercato del 2022 con gli strumenti giusti.

Impara a fare produzione musicale e crea la tua musica

Dopo concerti e produzione musicale a ritmo rallentato, finalmente si torna a suonare e a vendere! E’ il momento giusto per tentare di realizzare il tuo sogno: produrre un soundtrack unico e inconfondibile che ipnotizzi le masse e ti faccia guadagnare. Ma non sei ancora esperto del settore, rischi di “steccare” alla grande senza ottenere i risultati che sogni. Niente paura, la tecnologia ti accompagna in tutte le fasi di creazione e marketing del tuo prodotto. Senza dimenticare la cara vecchia performance live, strumento imbattibile per promuovere un singolo. Ricapitolando:

  • sei l’autore dei pezzi e magari già da un po’ usi programmi per creare musica: non ti resta che scoprire se hai anche la stoffa del produttore, così puoi fare tutto da freelance
  • sei un sound engeener e collabori con un astro nascente del sound internazionale: brilla di luce tua usando programmi per mixare musica che danno un tocco magico alla tua produzione
  • ti vedi solo come produttore e sogni di lanciare un nuovo talento sul mercato. Impara subito quali sono i programmi per registrare musica e ottieni un prodotto all’avanguardia. Poi passa alle tecniche di marketing e promozione, sia  online sia offline.

Ti riconosci in una o tutte queste categorie, ma non sai da che parte cominciare? Leggi subito quali sono le 3 mosse per vendere musica da freelance usando gli strumenti che fanno per te.

Produzione musicale, mossa 1: impara la tecnologia per registrare

programmi per mixare musica

Hai già pronta una serie di pezzi musicali e vuoi lanciarli sul mercato facendo tutto da solo: la prima mossa per riuscirci è quella di imparare a usare magistralmente la tecnologia. Quello che ti serve è un computer e un DAW, sigla che sta per Digital Audio Workstation, software per registrare, modificare e produrre file audio o MIDI. Ecco nel dettaglio cosa ti occorre:

  • un computer con almeno 8 GB di RAM e un SSD (Unità a stato solido) per archiviare i file. Altrimenti con la tua DAW è difficile fare un bounce o mettere in insert un plugin
  • una scheda audio che converta il suono da analogico a digitale e viceversa, sia per ricevere segnali audio nella sessione di registrazione della tua DAW, sia per rimandare il segnale registrato nei tuoi speaker o nelle tue cuffie.

Tutto chiaro. Ma non hai idea di come scegliere la DAW adatta alla tua musica. Eccoti qualche esempio:

  • Ableton Live. Funziona su Mac e Windows, adatta alla musica elettronica e si può provare gratis per 90 giorni scaricando la versione free dalla Rete. Se decidi che va bene hai 3 versioni a pagamento da acquistare sul sito: Intro, Standard e Suite. La differenza?  È solo nella quantità di tracce audio e MIDI che puoi modificare. Lo fai usando i virtual instruments in dotazione, i sample e i plugin disponibili. E’ una DAW ottima se crei musica “live”, produci o fai il DJ di generi come house, techno, minimal, lofi, trap e ogni tipo di suono elettronico.
  • Reaper, compatibile per Windows e Mac, facile da usare, te la consigliamo se sei alle prime armi. E’ un programma gratuito nei primi 60 giorni di prova, poi lo usi su licenza. Anche se non ne sai molto, inizi a registrare, mixare e masterizzare con molta libertà, tenendo sotto controllo il tuo workflow. Adatto a musicisti, sound engineer, podcaster, youtuber, ottieni un prodotto professionale in home studio, piccoli studi di registrazione o per freelance.
  • AVID Pro Tools, ex Digidesign: è il top per le produzioni orchestrali e cinematografiche, si usa soprattutto per registrazioni multi traccia estese con poco o nessun MIDI. I suoi  punti di forza sono il routing audio e l’editing. Si affida ad un plugin chiamato AAX (AVID AUDIO Extension).

La tua preparazione in fatto di programmi per registrare musica è a buon punto. Mancano ancora un paio di step fondamentali per vendere il tuo prodotto: il marketing online e la promozione offline. Leggi di seguito come affronti le 2 mosse finali.

Ultime 2 mosse per vendere: marketing in Rete e promozione live

programmi per creare musica

Hai messo a punto un buon prodotto musicale facendo tutto da solo grazie alla tecnologia avanzata. Ora devi vendere, ti serve una strategia di marketing che faccia rumore. Ti consigliamo di muoverti su due fronti, cioè:

1) Online, con l’aiuto di

  • influencer musicali a pagamento che creino contenuti interessanti su YouTube, Instagram e altre piattaforme. Su richiesta ti dedicano un podcast dove spieghi il tuo processo compositivo, o recensiscono il tuo singolo
  • playlist su piattaforme di streaming: inserisci i tuoi pezzi e subito aumenti la tua visibilità e le tue entrate! Occhio, le playlist migliori sono quelle di Apple Music, Spotify e Deezer, ma ci sono anche quelle indipendenti. Ricorda che più vieni aggiunto alle playlist e trasmesso in streaming, più l’algoritmo ti propone in automatico posizionandoti alla grande
  • Instagram: sì, funziona anche con i prodotti musicali nel solito modo: nome, immagine accattivante, hashtag popolari, biografia intrigante e un link che porta dritto al tuo Artist Hub. Oppure, se c’è un turnover di prodotti, a un link temporaneo. Non dimenticarti di fare storie dei tuoi backstage: i fan amano curiosare nei tuoi segreti! Il top è la diretta su Instagram dove suoni e li incontri virtualmente.

Leggi anche: Influencer marketing per liberi professionisti, vademecum fondamentale

2) Dal vivo, sfruttando:

  • associazioni culturali
  • eventi turistici progettati dagli Enti comunali

Un esempio su tutti, la rassegna “Treviso in musica” dell’Associazione Francesco Manzato fondata nel 1859, che mette insieme le due cose. In collaborazione con il Comune, infatti, i musicisti che partecipano alla rassegna eseguono “racconti musicali” dal vivo  nelle piazze storiche e vicino ai monumenti della città: un percorso turistico molto suggestivo e… promozionale! La stessa associazione ha creato uno studio di produzione musicale collegato alla scuola di musica locale. Ottima chance per un musicista freelance che vuole cominciare ad auto promuoversi nel mondo, non ti pare?

Conclusioni

Mettiti subito all’opera, diventa produttore musicale freelance e scopri talenti con AddLance!

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