Sei un Programmatore Freelance? Ecco 12 Strumenti di cui non puoi fare a meno per Lavorare Bene

Sei un Programmatore Freelance? Ecco 12 Strumenti di cui non puoi fare a meno per Lavorare Bene

programmatore freelance strumentiQuando si sceglie la vita del programmatore freelance, si mette in conto l’inevitabilità di diventare inseparabili da scrivania, sedia e, ovviamente, computer. Stare 8 ore (se non di più) al giorno davanti a uno schermo, intenti a risolvere dei problemi che a volte sembrano impossibili, può minare il benessere sia fisico che mentale. La scelta degli strumenti con cui lavorare è fondamentale, e alcuni di essi sono indispensabili per garantire una postazione di lavoro piacevole e adatta alle esigenze.

Programmatore freelance, i 5 strumenti per il tuo benessere fisico mentre lavori al PC

1. Tappetino mouse poggia polso

Il tunnel carpale è una sindrome estremamente diffusa tra i programmatori freelance o dipendenti che siano ed è anche molto fastidiosa. A causa della posizione della mano e del braccio, i nervi vengono compressi provocando questo disturbo. Per mitigare gli effetti negativi di un’attività ripetitiva, il tappetino poggia polso accorre in tuo aiuto: grazie al cuscinetto, il polso rimane appoggiato su una superficie morbida, diminuendo l’affaticamento e il rischio di sviluppare la sindrome.

2. Mouse verticale

Insieme al tappetino, uno strumento molto utile è il mouse verticale. Questa tipologia di mouse si è diffusa velocemente negli ultimi anni tra i programmatori e in generale tra chi lavora molto al computer. Anche in questo caso, l’obiettivo è la prevenzione del tunnel carpale: mantenendo la mano in verticale, si evita di comprimere i nervi e si de-affatica il polso.

3. Tappetino tastiera poggia polso

Per completare il quadro e proteggere entrambi i polsi, si può aggiungere anche un supporto per la tastiera. Anche in questo caso, un cuscinetto accompagna l’appoggio dei polsi e rende meno dolorosa la scrittura continua di codice.

4. Leggio porta documenti

Sebbene quasi tutto sia ormai digitale, soprattutto in una professione come quella del programmatore freelance, in alcuni casi si ha necessità di utilizzare del materiale cartaceo, soprattutto quando si ha a che fare con specifiche di progetti. Ad esempio, avere dei fogli con delle istruzioni sulla scrivania, costringe il programmatore ad alzare e abbassare occhi e collo continuamente, per passare dalla carta allo schermo. A lungo andare, questo movimento e cambio di prospettiva può danneggiare la vista e il collo. È quindi utile munirsi di un leggio, così che il punto di vista rimanga sempre sullo stesso piano e basti una rapida occhiata a una delle due parti per riallinearsi col lavoro.

5. Adattatore dei colori del display

In questo caso parliamo di uno strumento non fisico, ma di un software. La vista è sicuramente un argomento delicato per i programmatori, e quella più in pericolo in questo tipo di lavoro. In particolare, i colori e la luminosità dello schermo, se non vengono adattati a dovere, possono nuocere gravemente agli occhi. Esistono diversi software (tra i quali f.lux è il più famoso) che aggiustano i colori dello schermo a seconda del momento della giornata. Quando è sera e la luce naturale viene meno e si continua a programmare anche in serata, la luce eccessiva può causare insonnia o difficoltà ad addormentarsi. Questi strumenti variano la temperatura dei colori del monitor, permettendo al corpo di adattarsi meglio e in modo più naturale allo schermo.

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Programmatore freelance, i 7 strumenti per il tuo benessere mentale mentre lavori al PC

Dopo aver elencato i 5 strumenti di cui non puoi fare a meno se sei un programmatore o svolgi lunghe sedute al PC per lavoro, ecco altri 7 strumenti indispensabili, soprattutto se sei un freelance, per il tuo benessere mentale (e per organizzarti al meglio).

1. Trello

Anche in questo caso parliamo di un software, utile per l’organizzazione delle cose da fare. Un programmatore che si rispetti ha sempre una lista infinita di cose da fare, con annessi appunti scritti su editor o file di testo. Il rischio è quello di perdersi in queste liste, spesso scollegate tra di loro oppure con concetti ridondanti, con conseguente confusione mentale e rischio di errori. Trello è un tool online che permette di creare diversi tipi di check list, dalle classiche TO-DO e DONE a quelle personalizzate. Ad esempio, può essere utile creare una lista esclusivamente per le feature da implementare, una per i bug da risolvere, e così via. Trello mantiene organizzato il lavoro, non ha bisogno di installazione e permette di condividere le sue board con altre persone, così da facilitare il lavoro in team.

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2. Gadget antistress

La giornata di un programmatore non si può dire conclusa se almeno una volta non si è pensato di odiare qualcuno. Che sia a causa del capo, di un collega o di un cliente esigente, è normale accumulare stress durante il giorno, ma è difficile liberarsene. Prima di scoppiare, ci si può sfogare con un gadget antistress. Oggigiorno la scelta è ampia: si va dalle classiche palline morbide fino ai più elaborati cubi antistress, di cui ogni faccia offre un gioco diverso per staccare la mente.

3. Più monitor

Quando le cose entrano nel vivo, un programmatore arriva ad avere molti programmi e finestre aperte. È utile quindi, per evitare confusione, avere più schermi in modo da controllare contemporaneamente tutti i software che si stanno utilizzando.

4. Lavagna e pennarelli

Utili soprattutto in progetti di gruppo, questi strumenti “datati” sono fondamentali da avere in ufficio per mantenere chiare le priorità del giorno, così da evitare incomprensioni tra i membri del team.

5. Docking station

I cavi sono uno degli incubi peggiori per il programmatore. Avere una docking station che funziona da alimentatore per il laptop e al quale si possono collegare cavi HDMI, Ethernet, chiavette bluetooth per eventuali mouse o tastiere wireless e cavi per monitor secondari, permette di mantenere ordinata la postazione, evitando intrecci di fili e cadute.

6. Cuffie

A volte la convivenza in ufficio può diventare difficile. A volte si ha bisogno di massima concentrazione per risolvere un bug. E a volte, più semplicemente, ci si vuole rilassare ascoltando la propria musica preferita. Un buon paio di cuffie isolanti possono migliorare la vita a molti, permettendo di concentrarsi al meglio o di isolarsi dall’eventuale confusione.

7. Rubber duck debugging

Nell’ingegneria del software esiste una pratica che consiste nello spiegare, riga per riga, il funzionamento di un programma o di un pezzo di codice ad un oggetto: descrivendolo a voce alta e confrontandosi col risultato atteso, possono essere individuati degli errori. Il nome fa riferimento all’utilizzo di una papera di gomma, ma non è obbligatorio: l’importante è avere un oggetto a cui raccontare il funzionamento del proprio codice.

Conclusione: è il come lo facciamo a fare la differenza

A volte basta davvero poco per migliorare la propria esperienza di coding. Anche lo strumento che sembra più inutile o secondario può fare la differenza, aiutando il programmatore a concentrarsi sull’obiettivo e a sentirsi meglio nel breve tempo. Spesso, infatti, non è quello che facciamo a farci lavorare male, ma il come lo facciamo. Scegli quindi dalla lista ciò che pensi ti sia più utile in questo momento: vedrai che programmare sarà tutta un’altra storia.

Guest post a cura di Marina Londei

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