Freelance, 7 modi per Trovare nuovi Clienti

Freelance, 7 modi per Trovare nuovi Clienti

4 Giu 2018 | Notizie

freelanceFreelance, quante volte ti sei messo alla ricerca di un modo per farti conoscere e ottenere clienti? Che ti occupi di Architettura o di Social Media Marketing, di Web Design o di Sviluppo Software, di Grafica, eccetera, non si scappa: farsi conoscere e ottenere clienti è un fattor comune di tutti i freelance. Come fare allora? Esistono molti modi per rendersi visibili!

 

#1 Apri un blog e diventa autorevole

Detto così sembra una cosa da niente. Non lo è affatto. Aprire un blog implica un investimento di denaro (seppur minimo) per svilupparlo e un investimento di tempo per scrivere gli articoli e far crescere il traffico. Se arrivi a 100 visitatori mensili quanti di questi si trasformeranno in clienti?

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Per un freelance aprire un blog per trovare nuovi clienti e lavori può essere una buona scelta (soprattutto se già ti occupi di comunicazione). Può di certo essere una strada un po’ impervia, ma nulla è impossibile!

Per acquisire clienti con questo metodo serve costanza: l’obiettivo è diventare autorevole nella tua nicchia, scrivendo contenuti originali e di qualità, impostando una corretta strategia editoriale e di marketing che comprenda anche l’email marketing e magari postando i tuoi articoli sui tuoi profili social. Per rendersi visibili e autorevoli è necessario dedicare del tempo e del sano impegno. Però può dare ottimi frutti. E poi, se proprio i contatti non dovessero fioccare da subito, bisogna dire che un blog, oggi, è un utilissimo, impeccabile, sempre aggiornato biglietto da visita.

Ecco, a fianco o in alternativa al curriculum in formato europeo di 10 pagine, cura un piccolo blog in cui racconti chi sei, fai vedere cosa fai e come lo puoi fare. Un potenziale cliente vuole sapere (o meglio, vedere) se proprio tu sei in grado di fare quella cosa per lui e se può scegliere la tua professionalità rispetto ad un’altra. Se la mettiamo così, un blog personale può essere utile. Molto più utile di un noioso CV.

Molto molto importante: tu non vuoi che i tuoi visitatori si fermino semplicemente a leggere i tuoi articoli, vuoi che quelli di loro che possono essere tuoi clienti ti contattino. Rendigli la vita facile, dandogli sempre (anche in più punti della pagina) la possibilità di fare il passo successivo. Può essere un pulsante con un colore che spicca, un riquadro bene in vista con una breve frase e un link, un banner o altro. L’importante è che gli sia possibile fare la mossa successiva: contattarti attraverso un form, un numero di telefono, un messaggio Whatstapp, un piccione viaggiatore, un messaggio di fumo… quello che vuoi, l’importante è che ti possano contattare.

Nel momento che un utente ti contatta assume la qualifica tecnica di lead, cioè un contatto qualificato che può trasformarsi in cliente. Già! Ogni nuovo cliente, prima di essere tale, è un semplice contatto “interessato”. Ogni freelance deve ragionare un po’ da imprenditore, e quindi dovrà mettere a punto la sua strategia di lead generation, ovvero il modo di raccogliere contatti attivi di persone interessate alla sua offerta.

#2 Lancia una campagna AdWords per essere in testa su Google

In men che non si dica, se imposti una campagna AdWords, puoi scalare le prime posizioni ed arrivare in testa su Google. Google è il motore di ricerca per eccellenza e lo è anche per i tuoi potenziali clienti che cercheranno prima di tutto lì il professionista di cui necessitano. Ma c’è un però, anzi più d’uno.

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Una campagna AdWords costa denaro, ovviamente. Non solo quello strettamente necessario a pagare la campagna. Se non sei in grado di far da solo, devi preventivare anche il denaro che ti serve per ingaggiare a tua volta qualcuno che la campagna AdWords la sappia impostare. E poi devi anche considerare delle somme per l’ottimizzazione: somme rilevanti, a volta, per fare le prove e capire cosa converte meglio nel tuo caso (dato che non esistono regole universali). Anche qui: nulla è impossibile! Bisogna dotarsi di pazienza e molta attenzione, e ricordare sempre che non sono i clic e le visite che ti portano a una sostanziosa dichiarazione dei redditi, ma tutto il processo di conversione e relazione con il cliente. Quindi non solo gli annunci che creerai dovranno essere pertinenti e invitanti, e il targeting ben calibrato su parole chiave mirate, anche la pagina di destinazione che i tuoi utenti vedranno dovrà essere pertinente e invogliare all’azione, e così anche le comunicazioni successive, email e telefonate, che farai. Cerca di tenere conto di tutto il processo e di misurare sempre il costo medio, anche in termini di tempo, per l’acquisizione di un nuovo cliente.

Ricorda poi una cosa importante: la tua promozione deve essere sostenibile, ovvero il costo per l’acquisizione di un nuovo cliente deve essere accettabile per l’attività che fai e il livello dei tuoi prezzi. Detto questo, tieni in considerazione che a rendere i costi della tua campagna sostenibile non è soltanto la tua bravura a ottimizzare annunci, pagina di atterraggio e il resto del percorso, ma anche il livello di concorrenza. Il Pay per Click infatti funziona con il sistema delle aste: se una certa parola chiave è molto richiesta, un clic su un annuncio che compare per quella parola chiave può essere costoso. Quanto costa un clic su AdWords in media? La media è molto variabile, si va dai pochi centesimi ai 2 euro e più per singolo clic, a seconda del settore, dell’area geografica, del tipo di annuncio, della singola parola chiave eccetera. E una volta che un utente ha cliccato su un annuncio non è affatto detto che diventerà un lead e poi un tuo cliente, per questo è molto importante considerare tutto il processo (quindi non solo la lead generation) per fare delle previsioni e tenere sotto controllo le spese di visibilità.

Per farti un’idea del costo di una campagna non è difficile trovare dei benchmark: si tratta di schemi in cui trovi il costo medio di un clic per i vari settori (di solito per il mercato americano). Ma puoi anche aprire un account AdWords (aprirlo non costa nulla) e utilizzare il simulatore in dotazione per farti un’idea, ma non dargli molto affidamento, la realtà si scopre solo vivendola.

 

#3 Attiva il passaparola e fatti pubblicità a costo zero

Si dice che il passaparola sia la forma migliore di pubblicità e quella che tutti sognano: è gratis e molto spesso è anche sincera. Questo in linea teorica. Applicato alla realtà freelance che cerca potenziali clienti, il passaparola presuppone un cospicuo investimento. Non di denaro, certo, come nel caso di AdWords. Presuppone un cospicuo investimento di tempo (e pazienza). Devi riuscire prima ad entrare in un giro. Poi devi riuscire a tessere, a crearti, una rete di contatti che sia valida nel passarti del lavoro. Pensiamo a colleghi, ad altri freelance.

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È un buon modo di cercare nuovi clienti ma spesso il lavoro che arriva è discontinuo. È vero, d’altra parte, che il passaparola è un mezzo di promozione molto potente e ne vedrai gli effetti scalabili man mano che ti farai conoscere nelle tue cerchie e (anche e soprattutto) tra i tuoi clienti. Un cliente soddisfatto del tuo lavoro si trasformerà in un tuo alleato e ti potrebbe fare un’ottima pubblicità con il passaparola: lead generation a costo zero, meglio di così?

 

#4 Fai networking: sii nel posto giusto al momento giusto

Fare networking è una strategia amica del passaparola. Nel senso che spesso l’una consegue all’altra e si trovano spesso entrambe a viaggiare insieme. Fare networking significa costruirsi una serie di contatti puntando sugli aggiornamenti professionali per la propria nicchia. Per noi significa cioè partecipare ad eventi, convegni, seminari. Questo sistema accresce la tua formazione, aggiorna la tua professionalità, ti fa conoscere in giro. Sarebbe bello, però, se fare networking fosse solo questo. Il rovescio della medaglia è piuttosto consistente: serve tempo, serve viaggiare e serve magari pagare di tasca propria per partecipare. Ciò presuppone un cospicuo investimento di tempo e di denaro, soprattutto se si parte (fisicamente parlando) da lontano. Sul tema, però, nessuno ti vieta di attivarti dei Feed RSS sul tuo PC o smartphone e di vedere se magari viene realizzato un evento che può fare al caso tuo, proprio vicino casa.

 

#5 Iscriviti ai portali del lavoro, considera anche che…

Le bacheche o i classici portali del lavoro non sono fatti per i freelance, nel senso che quasi mai vengono pubblicati lavori di pochi giorni o pochi mesi. Qui, i post sono dei veri e propri annunci di lavoro che presuppongono lunghe collaborazioni. Chi crea una inserzione su LinkedIn o su Jobrapido al solo scopo di far creare un logo ad un designer? Se lavori come freelance, conviene non percorrere questa via. Inoltre può capitare di non trovare annunci aggiornati o in linea con il proprio profilo.

 

#6 Telefono e fax (ops, Email): fai partire la ricerca attiva

Telefoni e scrivi una mail a un potenziale cliente. Il tempo che impieghi per percorrere questa strada può essere impegnativo, inoltre devi prepararti psicologicamente ad affrontare obiezioni assurde, fallimenti e magari qualche commento maleducato (molto molto raro, non ti preoccupare, ma ci sono anche quelli, c’est la vie!). Ma può essere davvero un tempo ben impiegato, anche perché è molto sottovalutato e pertanto poco utilizzato: può essere di per sé un fattore competitivo di grande vantaggio.

Questo metodo, se decidi di percorrerlo, va affrontato con determinazione e metodo: stila un database con i potenziali clienti, la data in cui li hai contattati, il succo del messaggio che vi siete scambiati ed eventuali note a margine. Ti servirà per non essere ripetitivo e pedante. Puoi anche considerare l’idea di usare un CRM, ce ne sono di gratuiti e facili da usare, come ad esempio Hubspot. Ti diamo poi due consigli che sembrano banali ma che banali non sono:

1. Telefona

Telefona, fatti dire il nome del responsabile che può essere il tuo contatto, invia un documento, una presentazione, un’offerta… e poi telefona! Molti freelance agli esordi, presi magari dalla pigrizia, dalla timidezza (non sia mai!) e da assurde giustificazioni (“Ma sì, a cosa vuoi che serva?”), non telefonano. Tu telefona! Hai una grande offerta da proporre, le tue capacità saranno d’aiuto ai tuoi clienti, che saranno contentissimi di averti trovato e ringrazieranno il giorno che li hai chiamati. Per cui: prendi quel telefono e chiama!

2. Richiama

Un’errore che fanno anche molti venditori professionisti è: non richiamare. Quando una trattativa non va a buon termine, non è detto che quel contatto sia bruciato. Magari non era il momento giusto, magari in azienda non era ancora stata assunta la persona giusta, magari puoi essere referenziato per un’altro contatto, magari magari magari… tu richiama di tanto in tanto, ogni tre mesi, ogni sei mesi, valuta tu il tempo ideale. Ogni persona che conosci per vie professionali può essere un’opportunità.

 

#7 Crea il tuo profilo su AddLance

AddLance è una piattaforma che promuove l’incontro tra domanda e offerta di lavoro freelance. È molto utilizzato da quei freelance che sono all’inizio, o vogliono consolidare la propria base di clienti, o vogliono cambiare segmento di attività, o semplicemente vogliono crescere. La lead generation in questo canale non è gratuita, ma è rapida, economica ed efficace. Inoltre, è un sistema autenticamente basato sulla lead generation. Ovvero: quando un contatto decide di parlare con te, il contatto è tuo, non avrai intermediari che vincoleranno il tuo rapporto commerciale e non avrai commissioni da pagare. Puoi creare un account subito e gratuitamente, così potrai ricevere le notifiche dei nuovi progetti pubblicati, per le categorie che sceglierai tu, e valutare il prezzo della tua lead generation attraverso questo canale, paragonandolo magari con quello degli altri metodi che ti abbiamo suggerito qui sopra.

Su AddLance ogni annuncio è controllato attentamente per garantire che i contatti siano reali, e se un cliente non legge la risposta di un freelance entro la scadenza, la risposta non viene addebitata. Se si verificano dei problemi è sempre possibile fare una segnalazione, perché è interesse di AddLance che sia i freelance che i clienti siano contenti.

L’idea ti piace? Allora segui questo link: Crea Account AddLance.

 

Conclusioni

Le strade che puoi percorrere nella tua crescita come freelance sono molte. Il nostro consiglio è: utilizza più metodi per la tua lead generation, in base al tempo a disposizione, il periodo di crescita professionale, gli obiettivi e… perché no?, anche il tuo carattere e il tuo stile personale!

 

Leggi anche: Ecco come funziona AddLance

 

 

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